Tariffa puntuale: meno rifiuti indifferenziati, più risparmio e in Umbria sono 20 i Comuni che già la applicano

PERUGIA –  La nuova formula di calcolo della TARI  porta trasparenza e rispondenza tra i servizi svolti dai gestori e il loro costo e soprattutto regole più definite per applicare la cosiddetta “tariffa puntuale”. Ai due Comuni di Todi e Torgiano che l’hanno introdotta già nel 2020, dal gennaio 2021 si sono aggiunti altri 18 comuni umbri. Questo vuol dire, letteralmente in soldoni,  la riduzione della bolletta per i cittadini virtuosi che faranno più differenziata.

In cima alla lista c’è il Comune di Terni. All’appello mancano centri importanti, a partire da Perugia per arrivare a Città di Castello, Orvieto e Spoleto. 

Ecco l’elenco degli altri Comuni che applicano la tariffa puntuale.

Acquasparta

Alviano

Amelia

Arrone

Attigliano

Baschi

Calvi dell’Umbria

Giove

Guardea

Lugnano in Teverina

Montecastrilli

Montegabbione

Monteleone di Orvieto

Narni

Penna in Teverina

San Gemini

Stroncone 

Todi

Torgiano

Sempre riguardo le nuove pratiche, Legambiente Umbria presenterà il dossier “Comuni Ricicloni”  sabato 6 febbraio, diretta online sui social dell’Associazione. Un’occasione per analizzare e ragionare su alcune di queste buone pratiche di economia circolare, condividendole con la comunità che spesso non ne è nemmeno a conoscenza. Come spiega Maurizio Zara, presidente Legambiente Umbria: “In questi anni abbiamo parlato ad esempio di eco-compattatori, di casette dell’acqua, di progetti di recupero eccedenze alimentari, di ecoeventi, di associazioni che organizzano la pulizia di parchi e altri luoghi del nostro territorio, di centri di riuso, di tariffazione puntuale e di altri incentivi alla raccolta differenziata. Come ogni edizione del rapporto, ma lo ribadiamo anche quest’anno, affermiamo con convinzione che la prima buona pratica resta l’estensione ai comuni ancora ritardatari della raccolta porta a porta con domiciliazione delle principali frazioni e in particolare della frazione organica. Questo basilare passaggio, oltre a innalzare pesantemente le percentuali di raccolta, è essenziale anche per poter applicare la tanto agognata tariffazione puntuale, che finalmente è diventata realtà per i primi comuni umbri, secondo la logica europea del chi più inquina più paga”.

Tra le buone pratiche citate nel Rapporto c’è anche il progetto Fra’ Sole, iniziativa volta alla realizzazione di un progetto di sostenibilità unitario del complesso monumentale comprendente la Basilica Superiore, la Basilica Inferiore, la Tomba di San Francesco, il Sacro Convento e la Selva. Il progetto comprende anche il compostaggio “in loco” degli scarti di cibo del convento e rappresenta un modello di riciclo a Km zero volto alla tutela della risorsa suolo.  

 

 

Redazione Vivo Umbria: