Tanti applausi per la Banda di Giano dell’Umbria

GIANO DELL’UMBRIA – Parlano le fotografie e il video: complesso monumentale di San Francesco stracolmo di gente per la quarta tappa a Giano dell’Umbria di “Borgo Band, quando la banda passò”, rassegna ideata, organizzata e realizzata dalla nostra testata vivoumbria.it che ha provveduto, come sempre ad ogni tappa, anche a una coreografica illuminazione di alcuni scorci suggestivi del borgo.

 

 

Il meteo, clemente nel tardo pomeriggio, ha consentito alla straordinaria Banda di Giano dell’Umbria anche la sfilata per le vie del borgo prima dell’ingresso nella chiesa di San Francesco.

E’ stato il direttore artistico di Borgo Band, maestro Paolo Ciacci, a introdurre il concerto.

Il direttore artistico di “Borgo Band”, maestro Paolo Ciacci

“Il vostro Gruppo bandistico ha una storia illustre che perpetua la tradizione grazie, a quanto vedo, dalla presenza di giovanissimi musicisti accanto a qualche…capello bianco. Siete musicisti preparati ed entusiasti, grazie per la musica che ci regalerete oggi”. Ineccepibile la direzione del giovanissimo maestro Simone Gubbiotti che ha aperto l’esibizione con l’Inno di Mameli.

Il direttore dell’Orchestra di Giano dell’Umbria, Simone Gubbiotti

Presente anche il sindaco di Giano dell’Umbria, Manuel Petruccioli: “Grazie per la passione che mettete ad ogni vostra esibizione e che inorgoglisce la nostra comunità. Siete testimoni di una tradizione musicale e culturale radicata nel nostro borgo. Grazie a Vivoumbria.it per questa iniziativa”.

A introdurre i brani, la voce narrante di Mariarita Pierotti.

L’esibizione è stata presentata da Mariarita Pierotti

A reggere lo storico stendardo della Banda di Giano, Eugenio Bianconi.

Lo storico stendardo della Banda, retto da Eugenio Bianconi

CHI HA SUONATO

Riccardo Bianconi (tromba), Carlo Bibi (Sax baritono), Francesca Buono (sax tenore), Mario Ciai (trombone), Andrea Cruciani (sax contralto),  Agata Fiordelmondo (flauto traverso), Alberto Giavon  (percussioni-batteria), Francesco Mancini (percussioni-piatti), Francesco Menghini (sax contralto), Valerio Massini (tuba), Pierlorenzo Nanni (percussioni-cassa), Tiziana Napolini (clarinetto), Guglielmo Pompei (basso tuba), Iole Propersi (sax tenore), Alessia Reali (flauto traverso), Chiara Ricotti (sax contralto), Elisabetta Rosati (tromba), Francesco Salemmi (tromba), Marco Salemmi (flauto traverso), Lorena Santi (sax soprano), Lorenzo Scatolini (clarinetto), Angelo Silvestri (sax soprano), Eleonora Taccucci (corno), Paolo Tulli (sax contralto), Emanuela Vagnoli (eufonio), Catia Vannoli (sax tenore), Maria Rita Pierotti (voce narrante), Eugenio Bianconi (responsabile dello stendardo della banda).

LA STORIA

A partire dagli anni Trenta del secolo scorso la tradizione bandistica è stata al centro delle attenzioni della compagine musicale di Giano dell’Umbria che ha saputo distinguersi in varie rassegne a livello regionale ed esibizioni a livello extraregionale. Da segnalare il grande attaccamento di Giano alla sua Banda che è costante anche grazie al lavoro paziente, puntuale e meticoloso di un esperto in ricerche storiche, Felice Santini, gianese, il quale non pago delle testimonianze delle persone che ancora possono ricordare, ha cercato riscontro in varie fonti storiografiche. 

L’iniziativa di istituire una Banda Musicale nel castello di Giano dell’Umbria fu presa agli albori dell’anno 1933 da alcuni soci del locale circolo del dopolavoro con sede nel piano seminterrato dell’ex convento di S. Francesco fuori le mura. Le prime lezioni degli aspiranti suonatori furono impartite da un maestro di scuola elementare. Essendo poi trasferitosi da Giano, la musica veniva insegnata dal parroco Don Silvestro che sapeva suonare l’organo a pedali. Nel 1942 decisero di chiamare un maestro Arcangelo Zampa di Cannara, un praticone della musica e chiedeva poco come paga. Nei primi mesi del 1945 dopo una sospensione di otto mesi a causa della seconda guerra mondiale, la banda musicale di Giano riprese la normale attività con 18 musicanti. Nel 1946 l’Amministrazione comunale contribuì alle spese per l’acquisto di strumenti per l’ingresso in banda di persone che avevano suonato nelle Bande dell’Esercito e della Marina Militare. Nel 1946 a causa delle dimissioni del maestro Zampa la direzione della Banda fu affidata ad Angelo Baroni di Cannara che suonava il flicorno tenore, il quale imponendo agli aspiranti due anni di solfeggio: uno manuale e uno con lo strumento. Non solo riuscì a far salire la compagine a 22 elementi ma a migliorare le caratteristiche musicali. Questo maestro per alcuni anni utilizzò i mezzi pubblici da Cannara a Bastardo Osteria, poi raggiungeva Giano a piedi o con mezzi di fortuna. L’opera del Maestro Baroni fu giudicata positivamente tanto che l’Amministrazione Comunale decise di elargirgli uno stipendio fisso mensile. Agli albori del 1950 la Banda era salita a 29 componenti, quindi a 35 e poi 38 nel 1953.Pertanto la Banda si rese famosa in tutta l’Umbria. Importanti risultati ottenuti nelle gare musicali: prima classificata a Spoleto e alla Bruna, seconda a Montefalco e ancora prima a Todi nel 1954.Una particolare ricorrenza era quella di Santa Cecilia, protettrice dei musicisti il 22 novembre, in quella occasione la Banda si esibiva prima dell’alba per le vie del paese, la cosiddetta sveglia. Questa ricorrenza viene festeggiata anche dall’attuale banda musicale.
Altra importante ricorrenza la commemorazione dei caduti delle due guerre. Nel 1956 a causa della gelata che fece seccare tutti gli ulivi della zona, molte persone furono costrette per ragioni lavorative a trasferirsi in altri luoghi, inevitabilmente anche la Banda subì un sensibile ridimensionamento.  Nel 1959 in seguito alle dimissioni del maestro Angelo Baroni, l’Amministrazione Comunale chiamò il maestro Carlo Iorio fino al 1963.Fino al 1970 rimasti senza maestro gli anziani decisero di continuare mantenendo le principali ricorrenze come il pellegrinaggio al Santuario della Madonna del Fosco. Nel 1970 la Banda fu affidata al bravo trombettista Giovanni Conocchia (detto Pilletta), gianese, al quale è stata intitolata la scuola di musica. Con le dimissioni di Giovanni Conocchia nel 1976 si chiude praticamente la lunga storia della gloriosa banda musicale di Giano dell’Umbria. Ma nel 1987 Iole Propersi che suonava l’organo in chiesa, propose a Stefano Bizzaglia diplomato al conservatorio di Perugia di ricostruire la Banda musicale. La richiesta fu accolta e iniziato il percorso che arriva fino ad oggi. Nel 2004 a causa delle dimissioni del maestro Stefano Bizzaglia arriva al suo posto Ciai Mario di Vescia diplomato in tromba, il quale nel dicembre del 2022 rassegna le dimissioni. II maestro Mario Ciai ha portato la Banda a un alto livello e insegnato la musica a tanti giovani. Nel mese di febbraio del 2023 è arrivato il terzo maestro di Cannara, Simone Gubbiotti giovanissimo, diplomato nel 2014 al conservatorio di Perugia in tromba e nel 2022 in direzione d’orchestra al Conservatorio dell’Aquila.
Redazione Vivo Umbria: