Tango Macondo: musica di Paolo Fresu e voci di Malika Ayane, Tosca ed Elisa

BOLZANO – “Tango Macondo” è il titolo della nuova opera teatrale prodotta dal Teatro Stabile di Bolzano, diretta da Giorgio Gallione e liberamente ispirata al libro “Il Venditore di Metafore” di Salvatore Niffoi.
La musica, composta da Paolo Fresu e dai suoi compagni di viaggio, ed eseguita dal vivo durante lo spettacolo, ci guida lungo il racconto di questo viaggio in un vortice di parole e suoni, tango e musica popolare, scrittura e tradizione orale.

Questa inedita colonna sonora verrà pubblicata in un album della Tǔk Music disponibile in digitale dal 29 ottobre e in coincidenza con il debutto dello spettacolo, e dal 26 novembre su cd e doppio vinile rosso trasparente 140gr.
Nell’album trovano spazio composizioni originali, e alcune piccole gemme: le emozionanti riletture di classici del tango con tre voci d’eccezione: Malika Ayane, Tosca ed Elisa, che cantano rispettivamente “Alguien le dice al Tango”, “El día que me quieras” e “Volver”, e che si sono entusiasticamente immerse nelle atmosfere magiche ed evocative di “Tango Macondo”.

La colonna sonora getta un ponte ideale tra Mamoiada, il paese della Barbagia famoso per il leggendario Carnevale con le sue maschere diaboliche e grottesche, e Macondo, la località immaginaria nata dall’universo onirico e mitico di Gabriel García Márquez.
Per catturare questo spirito a cavallo tra riti arcaici e onirica contemporaneità Fresu ha chiamato con sé due perfetti compagni di viaggio come Daniele di Bonaventura al bandoneon e Pierpaolo Vacca all’organetto, musicisti eclettici e trasversali che suonano i loro mantici immersi tra l’amore per la tradizione e la ricerca.
Quest’ultimo è all’esordio nel catalogo dell’etichetta.

Marcello Chiarenza è invece l’autore delle opere che adornano il ricco booklet.
Nato in Sicilia nel 1955, e laureato in  architettura presso il Politecnico di Milano, da decenni opera nei diversi ruoli di scultore, pittore, scenografo, conduttore di laboratori, autore e regista teatrale.
I temi che predilige sono interni al corpo simbolico dell’anno solare, agli elementi della natura, al ciclo delle stagioni e scaturiscono dalle immagini custodite dal respiro del tempo, dalla memoria spirituale che storia delle religioni e psicologia del profondo studiano, emergono dai miti e dalle fiabe, dal linguaggio immortale che continua a parlarci attraverso le forme dei simboli.

le date:

Bolzano (Teatro Stabile 28 – 31 ottobre) ; Milano (Teatro Carcano, 2- 7 novembre) ; Monfalcone (Teatro Comunale, 9 e 10 novembre); Rovereto (Teatro Zandonai, 4 dicembre) ;  Roma, (Teatro Quirino 7- 12 dicembre ).

Redazione Vivo Umbria: