Uno sguardo alle ultime uscite dei talenti emergenti del panorama musicale. Tra gli altri, anche due umbri: il giovane artista GiuMont, che torna con un brano dall’atmosfera “grunge-folk”, e la formazione perugina di rock progressivo Il Bacio della Medusa con l’uscita del nuovo album “AnimAcustica”, che ci regala un suggestivo viaggio con sonorità piene di emozione.
Anticipato dai singoli “Dark” e “Tornado”, è uscito il 1 dicembre Tornado (label Incadenza), secondo disco di Charlie Risso che arriva a quattro anni di distanza dall’album d’esordio “Ruins of Memories”. Proprio come intuibile dal titolo, questo progetto musicale dell’artista ligure, tra dream pop, folk e indie rock, è “un turbinio di sensazioni e sapori, un vortice di malinconia e grinta che anela a una pace interiore difficile da raggiungere eppure possibile. Un’opera dentro cui trovare un tesoro di gemme preziose e diamanti lavorati con sapienza e gusto, tra atmosfere rarefatte e ritmi più scanditi e incisivi: una nuova dimensione in cui miraggio e realtà si mischiano fino ad annullare la dicotomia e diventare un unicum”.
La tracklist dell’album: “Dark”, “Crossroads”, “Nothing At All”, “Hollow Town”, “It Makes Me Wonder”, “Tornado”, “Lord of Misrule”, “We’re Even”.
Torna a far parlare di sé Il Bacio della Medusa con l’uscita del nuovo album AnimAcustica, registrato durante un appuntamento targato Trasimeno Prog nel mese di ottobre 2019 a Palazzo della Corgna a Castiglione del Lago. Un’ambientazione suggestiva e impregnata di storia non insolita per la band, per cui è usuale, soprattutto a livello lirico, attingere a eventi storici e leggende secolari. Un fattore che nella scena musicale dà un tocco di unicità a Il Bacio della Medusa. Il disco, dal suono cristallino come fosse stato registrato in studio, stupisce in positivo per la qualità degli arrangiamenti del gruppo che, per l’occasione, si è trasformato la band in un sestetto “a tutto tondo” in grado di unire con naturalezza diversi generi musicali tra cui folk anni Settanta, jazz-rock, musica classica e sinfonica, cantautorato. A impreziosire il progetto musicale è “Testamento d’un Poeta”, una sorta di struggente bossa nova in cui il “Poeta” canta il suo addio alla vita e alla donna amata.
La tracklist dell’album: “Preludio: Il Trapasso”, “Confessione d’un Amante”, Il Vino (Breve delirio del vino)”, “La Sonda”, 5 e 1/4… Fuori dalla Finestra il Tempo è dispari”, “Animatronica Platonica”, “Sudamerica”, “Uthopia… il Non Luogo”, “Scorticamento di Marsia”, “Cantico del Poeta Errante”, “De Luxuria, et De Ludo, et De Taberna”, “Testamento d’un Poeta”.
Arriva dopo circa un anno dall’uscita dell’album di esordio “Across the River”, il secondo singolo del cantautore umbro GiuMont Quando manchi te. Il brano ironico si differenzia dalle precedenti canzoni per la miscela di diverse sonorità e il sound delle chitarre distorte. Un insieme che creano un’atmosfera “grunge-folk”.
Il singolo è prodotto dall’etichetta italiana indipendente Ars Spoletium.
Arriva tra i finalisti di Sanremo Giovani con Scopriti (Laboratori Testone/Artist First) il cantautore romano Folcast (Daniele Folcarelli). Prodotto da Tommaso Colliva, il brano è accompagnato da un video girato da Giacomo Citro presso a Roma, nell’ex città del rugby di Spinaceto, ormai divenuta una piccola “città fantasma” dedicata allo sport, in origine destinata alla costruzione di due campi da rugby, piscine e altre attività. La finalissima di Sanremo Giovani, durante cui sapremo i nomi degli artisti che si esibiranno al Festival di Sanremo del 2021 nella categoria “Nove Proposte”, andrà in onda il 17 dicembre in diretta su Rai 1.
“Scopriti – racconta Folcast – è il racconto di una condizione comune e a volte disarmante. Il disagio di chi si è perso nell’immobilità delle stanze vuote interiori e si trova a fare i conti con una solitudine imposta e in parte voluta. Nonostante questo, la volontà è quella di rialzarsi, di uscire e di trovare dentro se stessi la motivazione, con rabbia e consapevolezza. Scopriti è un brano che sfida la stasi e che sprona a sentire tutto nel profondo per poi rinascere, sempre. Concepito al pianoforte, vuole essere prima di tutto crudo, quindi “Scoperto”. Vicino a un ambiente soul che dà spazio a tutti i movimenti dell’anima, si evolve fino a trasformarsi, proponendo un messaggio di forza e rigenerazione”.
Già in radio e in digitale, Parole al vento (Maqueta Records, distribuito Artist First), nuovo singolo di Peligro, è ora disponibile anche in video, per la regia di Gabriele Abbruzzi. Il brano, scritto dall’artista milanese e composto da Marco Zangirolami, tra sound urban moderno e hip hop old school, vede in cui Peligro esprimere il proprio pensiero nei confronti di chi abusa del proprio status sociale e di chi, al contrario, si lascia influenzare senza prendere una posizione.
“Quando devi realizzare il video di canzoni di un certo tipo – asserisce Peligro in merito al video – non è il caso di “andare per il sottile”. Location, luci, ombre, tutto converge verso un unico obiettivo: veicolare il messaggio nella maniera più chiara possibile. Le parole sono il cuore di questa canzone e abbiamo fortemente voluto che tutti gli elementi visivi che avrebbero accompagnato il brano fossero una semplice cornice alla canzone stessa”.
Già hit social e in rotazione radiofonica dal 4 dicembre Love not war (The Tampa Beat) (Robots + Humans/Columbia Records/Sony Music), il nuovo singolo di Jason Derulo, realizzato con il giovane produttore Nuka.
Online il video ufficiale del brano in cui vediamo Derulo ballare la famosa coreografia virale nata per il beat originale di Nuka, mentre corteggia la sua dolce metà.
Si intitola La sovranità dei robot (feat. Teotronico) il nuovo brano di Marco Di Noia, estratto dal suo ultimo omonimo Ep. Il singolo è ispirato in parte all’antologia di Isaac Asimov “Io, Robot”, soprattutto al racconto breve “La prova (Evidence)” del 1946 che vede protagonista un avvocato dalla segreta natura robotica che viene infiltrato a concorrere alla poltrona di sindaco di New York. Così nel video Teotronico e gli altri robot costruiscono un candidato politico, che poi si rivelerà essere il cantautore milanese. Ad alternarsi alla narrazione sono alcune immagini di un’esibizione surreale, dove il cantautore milanese e la sua band (composta da Alberto Cutolo, Ace of Lovers e Teotronico) suonano, spiati da un vigile occhio robotico.
“L’auspicio di una sovranità dei robot a livello politico è meramente una provocazione artistica – spiega Marco di Noia – Tuttavia, in giorni tanto incerti e confusi, come quelli che viviamo, forse varrebbe la pena quantomeno investigare sulle possibilità attuali, e di potenziale sviluppo futuro, delle intelligenze artificiali a supporto della pubblica amministrazione. Ciò, affinché le importanti decisioni socio-economiche possano essere prese dagli uomini, sulla base di elaborazioni, il più possibilmente tendenti all’oggettività di numeri, statistiche e percentuali”.
Uscirà il prossimo 16 dicembre Ad alta voce (Digiphonic Records), EP di debutto della cantautrice campana Valentina Iannone. Il progetto musicale nasce dalle esperienze vissute in prima persona dalla cantautrice e ci rimanda contenuti sociali importanti quali il rispetto per l’ambiente, la ricerca di una vita senza schemi e in piena libertà e la continua ricerca di quello che siamo. Spazio anche all’amore come unico sentimento capace di combattere ogni avversità. La tracklist: “Ad Alta Voce”, “Liberi”, “Fuori”, “E Non Finisce”.
Si intitola Angels & Outlaws il nuovo singolo di Leo Meconi, giovane cantautore e chitarrista che abbiamo visto in corsa alle scorse selezioni di X-Factor, purtroppo senza arrivare però ai live. Sul palco del noto talent, ricordiamo il giovane che fu descritto come il “guitar man” di Bruce Springteen che, durante un concerto, lo invitò a suonare con lui sul palco. Il video del brano, diretto da Mimmo Fuggiano, vede alternarsi immagini che ci rimandano la situazione che stiamo vivendo e che “Angels & Outlaws”, con una scrittura essenziale e un sound moderno, descrive.
“Il video di “Angels & Outlaws” – spiega Leo Meconi – è una sorta di viaggio immaginario con il quale ho voluto raccontare il momento storico che stiamo vivendo utilizzando le immagini che avevo in testa quando ho scritto questa canzone, che racconta il disagio delle persone causato dal lockdown ma anche dalle discriminazioni sociali, dalla povertà e dalle guerre”.