Federico Fellini, fu Carl Gustav Jung a ispirare il suo onirismo
PERUGIA – Il regime fascista non presupponeva opposizioni al pensiero unico, non contemplava visioni diverse dalla propria e proprio per questo motivo anche il cinema doveva rispecchiarsi nell’aura patinata e fasulla della borghesia agiata delle amenità del cosiddetto “cinema dei telefoni bianchi”.