Coronavirus, gli animali non sono contagiosi. E' l'uomo che rischia di contagiarli
PERUGIA – Le città deserte e gli scenari dove la presenza dell’uomo si è fatta mano a mano meno invasiva, ha aperto finestre di visuale insolite ai nostri sguardi: gli uccelli che riconquistano spazi abbandonati, cavalli, cinghiali, cervi che si spingono sin dove mai sarebbero arrivati perché spaventati dai rumori dei centri abitati.