Suoni, storia, leggende, folklore portoghesi al Festival delle Nazioni

CITTA’ DI CASTELLO – Risuona ancora a Città di Castello l’eco del magnifico concerto del pianista goriziano Alexander Gadjev che ieri ha aperto ufficialmente la 57esima edizione del Festival delle Nazioni. Uno stato di comprensibile eccitazione che pervaderà la città fino al 6 settembre. A interpretare pienamente questo stato d’animo diffuso, il direttore artistico Aldo Sisillo con il quale abbiamo parlato di questo e, come nostra consuetudine, di altro ancora.

Aldo Sisillo

– La nazione principe di questa edizione è il Portogallo: c’è anche un suo coinvolgimento personale che muove questa scelta artistica?
A dire il vero era da un po’ che ci pensavo. Del resto l’omaggio al Portogallo non c’era mai stato in 56 anni. Così, quando abbiamo concluso il progetto triennale sulle colonizzazioni e le musiche ad esse legate, ho pensato al Portogallo da un lato per l’originalità della proposta, dall’altro per una continuità col precedente percorso, dal momento che non tutti lo sanno, ma Macao, dal 1415 fino al 1999, è stata l’ultima colonia asiatica europea restituita alla Cina, ex colonia, per l’appunto, portoghese. L’altra particolarità è che i portoghesi, confinando solo con la Spagna, hanno dovuto cercare di espandersi dall’altra parte, sull’oceano. La navigazione, probabilmente il sentimento di saudade, la nostalgia, derivano anche da questa lontananza dalla patria e dai lunghi viaggi. Un’altra ragione è che quest’anno sono i 50 anni della conquista della democrazia del Portogallo, perché il 25 aprile del 1974 ci fu la rivoluzione dei Garofani che meritava di essere ricordata e che, personalmente, ho impressa nella memoria. Come tutta la mia generazione, credo.
– Tanti artisti, tanta musica diversa, tanti appuntamenti: il filo conduttore?
Soprattutto in questo ultimo triennio non abbiamo guardato solo alla cultura classica del Paese ospitato. In questo caso abbiamo composto un programma per testimoniare come si sono influenzati reciprocamente i diversi filoni musicali, brasiliano compreso. Ma non solo, perché emergono suoni delle colonie ex portoghesi, Mozambico, Guinea Bissau, Angola, quindi un sound particolarissimo che possiamo definire “black Atlantic”, che va da una costa all’altra.
– Qualche esempio?
Carminho in portuguesa perché non è un fado tradizionale, quello che si fa normalmente nelle osterie. Carminho l’ha internazionalizzato, come dire, con diverse influenze anche dal pop internazionale e quindi secondo me è un concerto particolare.
– Stasera sarà di scena Americantiga Ensemble…


E’ un ensemble di Lisbona che proporrà la musica degli anni splendidi dell’Impero, quindi ’600 e ’700. Musica barocca riproposta con strumenti d’epoca; musica colta ma per certi aspetti sarà interessante cogliere le prime influenze brasiliane. Ci sono infatti delle arie, dei duetti molto particolari. L’intento nostro, del resto, è proprio quello di stimolare la curiosità del pubblico sulla cultura musicale di un Paese, presentando anche aspetti particolari e poco noti.
– Mi dà uno spot per invitare il pubblico?
Festival delle Nazioni per ascoltare cose mai, o poco, ascoltate. E che saranno assolutamente accessibili, godibili, curiose. Proposte rivolte anche alle famiglie, ricavate ad esempio dalle favole portoghesi che facciamo con i muppets nello spettacolo “Il tempo che ci va, ci vuole” in scena il 30 agosto di e con Silvia Fancelli e Damiano Augusto Zigrino su musiche originali commissionate dal Festival delle Nazioni di Michele Mandrelli; o lo spettacolo “As très Narias” in cui Iaia Forte è impegnata nella lettura delle Novas cartas portuguesas insieme con altri testi poetici, nell’adattamento teatrale a cura di Lucia La Gatta. E qui si ripercorre il periodo che precede la rivoluzione e il processo subito da queste tre donne.

IL PROGRAMMA

27 agosto
Concerto dei finalisti-Concorso Alberto Burri per gruppi giovanili di musica da camera – VII edizione- Ore 18 Città di Castello Auditorium San Giovanni Decollato.
Lagrimas de saudae, ore 21 |Chiesa di San Domenico
28 agosto
Omaggio a Giacomo Puccini, ore 18 Città di Castello Auditorium San Giovanni Decollato.
Radio Renascenca trasmette Grandola Vila Morena, ore 21| Sansepolcro- Chiostro di Santa Chiara
29 agosto
Trio David, ore 18| Monte Santa Maria Tiberina – Chiesa Santa Maria Assunta.
Trio Sheliak ore 21 Montone – Chiesa di San Francesco
30 agosto
“Il rempo che ci va, ci vuole” ore 18:30 Città di Castello, Auditorium San Giovanni Decollato
31 agosto
Poesia dell’infanzia lontana, ore 21 Città di Castello – Chiesa di San Domenico
1 settembre
Il giro del mondo in 80 giorni, ore 11 Città di Castello – Chiesa di San Domenico.
Itinerari didattici musicali, ore 18 |Città di Castello – Chiesa di San Domenico.
Trio Hermes, ore 21 | San Giustino – Cortile del Castello Bufalini
2 settembre
Fados, folias e outras dancas portoguesas, ore 21 Città di Castello – Chiesa di San Domenico
3 settembre
Quartetto Pegreffi, ore 18 Umbertide, Abbazia di San Salvatore di Montecorona.
Sa.Li.Va. ore 21 Città di Castello – Chiesa di San Domenico.
4 settembre
Carminho in portoguesa, ore 21 Città di Castello – Chiesa di San Domenico.
5 settembre 
Aa tres Maria ore 21 Città di Castello – Chiesa di San Domenico
6 settembre
Ceque Philarmonic Pardubice, ore 21 Città di Castello – Chiesa di San Domenico.

Riccardo Regi: Direttore di Vivo Umbria, Perugino, laureato in Lettere, giornalista professionista dal 1990, vice direttore dei Corrieri Umbria, Arezzo, Siena, Viterbo, Rieti per 18 anni.