PIETRALUNGA – Suoni Controvento propone a Pietralunga per questo fine settimana, tre appuntamenti a ingresso libero in piazza Fiorucci, realizzati in collaborazione con l’amministrazione comunale.
Giovedì 20 luglio alle ore 21 la stand-up comedy di Pietro Sparacino e lo spettacolo “Occhiaie”. Venerdì 21 luglio stessa ora tappa umbra del “Chibli Tour” dei Savana Funk. Sabato 22 luglio sempre alle 21 Eugenio Finardi in trio (nella foto di copertina) con Raffaele Casarano e Mirko Signorile e il loro “Euphonia”.
PIETRO SPARACINO
2020 e 2021: due anni che Pietro Sparacino non dimenticherà mai. C’è stata la pandemia. Sì, ma come se non bastasse, ha pure “deciso” di diventare padre. Di nuovo. Inizia così “Occhiaie”, il live show in cui racconta di nuove vite che arrivano, vecchie vite che cambiano, vite di vivi che non vivono e che vivrebbero meglio da morti. Spettacolo in collaborazione con Comìc Umbria.
SAVANA FUNK
Live band che unisce funk, rock, blues e musica africana con jam incendiarie, groove irresistibili e una presenza scenica dinamica e accattivante, seguita da un pubblico affezionato in rapida crescita come il numero di concerti sempre più numerosi in tutta Europa. Aldo Betto (chitarra), Blake Franchetto (basso) e Youssef Ait Bouazza (batteria) si incontrano nella primavera 2015 a Bologna. Il primo album è un’autoproduzione, “Musica analoga”, ed esce nel 2016. A febbraio 2017 arriva il secondo disco “Savana Funk” (Brutture Moderne/Audioglobe), l’anno seguente il terzo “Bring in the New” (Brutture Moderne/Audioglobe), che ottiene moltissime recensioni di pubblico e critica. Nell’estate del 2019 vengono invitati ad alcuni appuntamenti del Jova Beach Party facendo anche delle lunghe jam session sul palco con Jovanotti, e a Propaganda Live su La7. A giugno 2021 esce l’album “Tindouf” a cui fa seguito una lunghissima tournée.
A ottobre 2022 è uscito il nuovo album “Ghibli.
EUGENIO FINARDI IN TRIO
Il progetto di Eugenio Finardi in trio è frutto dell’intesa con due straordinari musicisti quali Mirko Signorile e sax di Raffaele Casarano. Lo spettacolo si sviluppa sul canovaccio delle canzoni di Finardi, con qualche omaggio ai suoi autori più cari, da Battiato a Fossati.