PERUGIA – La bandiera della solidarietà sventola sul Kilimangiaro. E’ quella di From-Fondazione ricerca oncologica Menesini e a issarla sono stati Francesco Zimmaro, Daniele Gai e Carlo Pisanu, per sollecitare una raccolta fondi in favore della ricerca in campo oncologico. Hanno concluso la loro spedizione raccogliendo 845 euro. FROM è stata costituita nel 2018 dall’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro (AUCC) con lo scopo di sostenere e finanziare la ricerca di base e traslazionale in relazione alle neoplasie tumorali. La Fondazione è intitolata a Vittorio Menesini, pioniere del volontariato e di altre imprese complesse, come la ricerca sul cancro.
L’idea di scalare il Kilimangiaro è nata dopo che il gruppo ha fatto, lo scorso anno, il campo base dell’Everest, in Nepal: “E’ un passaggio preparatorio – spiega Gai – proprio per affrontare il Kilimangiaro. Per me e per gli altri due amici del gruppo era un sogno. Avevamo programmato il tutto da 9 mesi. Poi, il passo successivo è stato quello di legare questa impresa a qualcosa di socialmente utile e abbiamo voluto dedicare questa scalata alla solidarietà, alla ricerca, alla beneficenza. Abbiamo scelto “FROM” perchè sappiamo come lavora la Fondazione. Raccontando il nostro viaggio, molte persone ci hanno seguito creando una risonanza fondamentale, anche a livello di sensibilizzazione”.
“Questa è una vera e propria impresa umanitaria – commenta il presidente, professor avvocato Giuseppe Caforio – che attesta quanto la comunità sia parte attiva e partecipe dell’attività di From e si faccia carico dei problemi di tutti. E ci ricorda l’importanza della ricerca come unico strumento per sconfiggere il cancro, oltre alla necessità di sostenerla in ogni occasione. Un esempio da imitare. Ringrazio Francesco, Daniele e Carlo per la loro sensibilità e per questa donazione”.
“E’ la prima volta – afferma il professor Giuseppe Servillo, responsabile del laboratorio di Biologia cellulare e molecolare – Sezione Patologia generale del dipartimento di Medicina e Chirurgia – che una nostra bandiera compare così in alto, in vetta. E altrettanto in alto deve continuare ad andare la ricerca. Abbiamo ottimi e validi ricercatori, servono le risorse perché le loro scoperte arrivino ai pazienti. Sosteniamo insieme la ricerca!”.
A raccontare la bellissima avventura è uno dei protagonisti, Daniele Gai: “Abbiamo vissuto tante belle emozioni! Era freddo, tirava molto vento, ma ce l’abbiamo fatta. E’ stato complesso arrivare in vetta, ma ci siamo riusciti. Occorre sempre affrontare le difficoltà con spirito combattivo, senza mai arrendersi, come di fronte al cancro. Non si deve arrendere il paziente, non si deve fermare la ricerca”.