SOLOMEO – A partire da sabato 30 gennaio sarà disponibile nella sezione Musica online del sito del Teatro Cucinelli (http://www.teatrocucinelli.it/it/musica-online/) la seconda delle conferenze musicologiche del ciclo Storia, Musica e Parole in circolo 2020/21: Leggere di Musica Arturo Benedetti Michelangeli: l’ultimo dei romantici, presentazione del libro “Il demone della perfezione” di Roberto Cotroneo (nella foto di copertina) ed. Neri Pozza, 2020.
Al centro dell’incontro – registrato lo scorso 16 gennaio a porte chiuse – la figura di Arturo Benedetti Michelangeli, pianista-mito tra i più grandi del secolo scorso, uomo tormentato e pieno di contraddizioni, del quale hanno conversato Silvia Paparelli, Docente di Storia ed Estetica della Musica presso l’Istituto superiore di Studi musicali “G. Briccialdi” di Terni e il nostro ospite Roberto Cotroneo, scrittore, giornalista, fotografo e critico, che ad Arturo Benedetti Michelangeli dedica Il demone della perfezione (Neri Pozza 2020).
IL LIBRO
Narra una storia vertiginosa, la storia di ABM, di Arturo Benedetti Michelangeli, uno dei più grandi geni dell’arte pianistica. Algido e distaccato, cristallino e passionale, con un carattere musicale inarrivabile, quando irruppe sulla scena, ABM mutò radicalmente lo spirito e la tecnica dell’esecuzione pianistica.
Paderewski, Cortot, Rubenstein, Rachmaninov, Horowitz, Gilel’s: prima di lui grandi talenti avevano stupito il mondo con la forza delle loro esecuzioni, nel segno di una libertà interpretativa che si concedeva anche qualche errore in nome del temperamento. Con ABM, tutto cambiò.
«È nato un nuovo Liszt!» disse Cortot cogliendone la grandezza in un concerto a Ginevra. Ma non era semplicemente così. Con ABM era nato il genio che, nell’esecuzione, cercava l’assoluta limpidezza del suono, cercava… la perfezione.
Narrando la sua storia e omaggiandone la figura, Roberto Cotroneo racconta la vicenda di un uomo che non è semplicemente riconducibile al ristretto ambito della musica classica. Nelle sue pagine, ABM è la porta su un mondo apparentemente perduto: quello della forza del talento, della perfezione, della disciplina e dell’intransigenza, virtù che appaiono oggi lontane, irrecuperabili. Per questo, Il demone della perfezione «è un libro sul genio ma è anche un origami, un esercizio di meditazione, uno studio di esecuzione trascendentale, per immergersi nella musica che possa aprirci gli occhi».
L’AUTORE
Roberto Cotroneo è un giornalista, fotografo, scrittore e critico letterario italiano. Ha diretto per molti anni le pagine culturali dell’Espresso. Scrive per il Corriere del Ticino. Nel 2003 esce per Mondadori Chiedimi chi erano i Beatles. Lettera a mio figlio sull’amore per la musica, un racconto sulla musica vista attraverso storie, ricordi, pensieri e grandi suggestioni. È stato finalista al Premio Campiello nel 1996 con Presto con fuoco. Nel 1999 vince il premio Fenice-Europa con il libro L’età perfetta. Nel tempo libero ama suonare il pianoforte.