Steve McCurry, le sue fotografie nei corridoi delle scuole

US photographer Steve McCurry poses next to his photos of the "Afghan Girl" named Sharbat Gula at the opening of the "Overwhelmed by Life" exhibition of his work at the Museum for Art and Trade in Hamburg, northern Germany on June 27, 2013. The exhibition comprises some 120 photographs taken between 1980 and 2012 in countries such as Afghanistan, the United States, Pakistan, India, Tibet, Kashmir, Cambodia, Indonesia, Burma and Kuwait. AFP PHOTO / DPA / ULRICH PERREY GERMANY OUT RESTRICTED TO EDITORIAL USE, MANDATORY MENTION OF THE ARTIST UPON PUBLICATION, TO ILLUSTRATE THE EVENT AS SPECIFIED IN THE CAPTION (Photo credit should read ULRICH PERREY/AFP/Getty Images)

PERUGIA – Lo conosciamo bene. La sua mostra “Sensational Umbria” ha lasciato il segno. Steve McCurry ha immortalato la nostra terra rendendola “viva”, esaltando i suoi valori identitari: storici, folclorici, sociali. Era il 2014.

Così oggi segnaliamo immaginando il valore e il peso del suo contributo, l’iniziativa L’arte a scuola – The Faces of innocence, progetto avviato lo scorso settembre in 20 scuole elementari e medie di Reggio Emilia. Grazie alla Besharat Arts Foundation sono stati disposti nei corridoi e nelle aule delle scuole 600 scatti di McCurry per stimolare curiosità e riflessioni negli studenti. Le sue opere infatti ritraggono persone di tutto il mondo talvolta in realtà degradate, come nel caso dell’ormai popolare e iconica ragazza afgana immortalata in un campo profughi , di Peshawar, definita una moderna Gioconda, di fatto  l’immagine più conosciuta del fotografo americano (nella foto di copertina).  Dopo l’esperienza di Reggio Emilia, il progetto approderà in altre città: grazie a collaborazioni tra il settore pubblico e privato.

Sarebbe bello, lo suggeriamo consapevoli delle oggettive difficoltà del momento, far vivere anche ai nostri studenti il messaggio artistico e vitale di Steve McCurry.

Foto di copertina: fanpage.it

Redazione Vivo Umbria: