TODI – Aspettando Todi Festival 2019, in programma dal 24 agosto al 1 settembre prossimi con la confermata direzione artistica di Eugenio Guarducci, prosegue la tradizione di affidare a Maestri italiani dell’arte contemporanea l’immagine dell’atteso evento. Saranno infatti Stefano di Stasio e Paola Gandolfi, uniti sia dall’arte che nella vita, a firmare il manifesto che accompagnerà la promozione e lo svolgimento della XXXIIIa edizione.
“L’idea del manifesto – spiegano – ha un sua una logica semplice: due artisti impegnati, pur per vie assai diverse, ad affidare al mezzo pittorico la figura umana, quale maggior elemento di interesse poetico e simbolico, non potevano che scegliere di far dialogare, in uno stesso spazio visivo, due delle loro figure estrapolate da altrettanti reciproci quadri, che, tra l’altro, saranno presenti in mostra. Così, su un fondo dipinto a due mani che mostra una strada diretta verso Todi, attraverso un montaggio digitale, abbiamo collocato su questo paesaggio due nostre figure che esprimono al meglio le caratteristiche di ognuno di noi due. Un po’ – affermano gli artisti – come certi personaggi di Buñuel o di Pasolini, sempre in cammino quasi senza meta, così l’uomo di Di Stasio sembra trovarsi lì per caso, ma poi il teatrino che si porta in testa è quanto mai appropriato all’evento che sta per accadere in quella città… e la donna aracneidea dalle sei gambe, “Machine Spider” di Gandolfi, incarna l’idea di differenza nel difficile cammino delle donne.”
“È ormai diventata una nostra consuetudine – dichiara Eugenio Guarducci direttore artistico Todi Festival – quella di far realizzare il poster ufficiale del Festival da una coppia di artisti di indiscusso valore, come in questo caso sono Gandolfi e Di Stasio. La loro straordinaria composizione ci accompagnerà da qui in avanti e la vedremo protagonista in occasione della conferenza stampa di presentazione del Todi Festival programmata per il prossimo 12 giugno.”
Giuseppe Cerasa, presidente dell’associazione Todi per l’Arte ha propiziato questa collaborazione artistica e afferma: “Continua questa tradizione di presentare coppie dell’arte: Stefano Di Stasio e Paola Gandolfi fanno coppia da anni sia nella vita privata che nel mondo dell’arte, con due modalità espressive diverse. Paola Gandolfi ha sempre indagato l’immagine della donna con uno sguardo introspettivo, multiplo, rovesciato, Stefano Di Stasio si esprime invece con il linguaggio di una ritrovata pittura figurativa, per la quale, a suo tempo, il critico Maurizio Calvesi coniò il termine di Anacronismo. Insieme producono una visione pittorica concettuale e metafisica.“