LUGNANO IN TEVERINA – Domenica 10 marzo alle 17.30 al teatro Spazio Fabbrica di Lugnano in Teverina va in scena lo spettacolo teatrale, già vincitore alla Biennale di Venezia 2022 e a Firenze con il premio Ponte Vecchio, “Caravaggio… il riflessodel genio tra Pasolini e Petrolini” di e con Stefano De Majo. Lo stesso autore e attore della pièce teatrale è stato anche protagonista di un adattamento televisivo su Italia1 nello speciale di Freedom dedicato al Caravaggio.
L’appuntamento, promosso da Magazzini artistici e dall’amministrazione comunali, rientra nell’ambito delle iniziative in occasione delle celebrazioni della Giornata internazionale delle donne (8 marzo).
LO SPETTACOLO
“Unisce il teatro alla video art di Paul Harden – si legge nella nota di presentazione – sulle cui proiezioni delle opere pittoriche in movimento si intesse tutto il racconto della vita e dell’opera di Michelangelo Merisi, recitata in prima persona da Stefano de Majo insieme alla performer musicista e danzatrice Emanuela Boccacani che rappresenterà le donne amate e difese dal Caravaggio su coreografie di Romana Sciarretta. Sul palco una intensa carrellata di figure femminili, tra prostitute e muse, nelle vesti di eroine bibliche, sante e madonne, a rappresentare la denuncia del pittore maledetto contro ogni violenza di genere. Dallo spettacolo emergerà, inoltre, lo straordinario legame con personaggi umbri che determinarono le luci e le ombre di uno dei più straordinari artisti della storia.
Umbri furono infatti il tifernate cardinal Francesco Maria del Monte e l’amerino Fantino Petrignani, due alti prelati che favorirono in maniera determinante la sua ascesa, così come umbri furono il ternano Ranuccio Tomassoni, protagonista del duello mortale col Merisi e la narnese Maddalena Antonietti che fu musa e “donna di Caravaggio”. Ancora, umbra fu pure la cosiddetta acqua perugina, il letale veleno che ne determinò, secondo una recente ricostruzione di Giovanni Tomassini, la morte a Porto Ercole commissionata dai poteri forti dell’epoca vicini alla massoneria umbra, come pubblicato nel saggio Caravaggio Ritrovato. Ma «Il genio non si uccide, il genio vive sempre… » e lo spettacolo di Stefano de Majo, nella sua dinamica violenza e velocità di cambi scenici, tra luci e ombre proiettate dalla video art, mostrerà quanto Caravaggio sia vivo e si rifletta anche in altre genialità, come quelle di Pier Paolo Pasolini ed Ettore Petrolini. Attraverso un’avvincente sovrapposizione di vissuto, visioni artistiche e persino di morte, lo spettacolo si dipanerà su più piani narrativi, tra 600 e 900. Straordinarie anche le musiche – conclude la nota stampa – che accompagnano la pièce con le coreografie di Romana Sciarretta, trattandosi di sonorità tratte dalle romanze cinquecentesche originali, tratte dagli spartiti riprodotti realmente nelle opere pittoriche di Caravaggio e di altre canzoni scritte esclusivamente da Pier Paolo Pasolini o da Ettore Petrolini”.
Foto: Roberto Bertolle
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Per l’occasione, nei locali del teatro, saranno esposte opere pittoriche e fotografiche a cura dell’associazione Thyrus in stile caravaggesco. Gli artisti: Jenny Piccini, Martina Lattanzi e Piergiorgio Dessì (pittura), Francesca Gentile (fotografia).
Informazioni: 327 8184788