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Status symbol e il caso delle scarpe Lidl

PERUGIA – Il termine simbolo deriva dal greco symballo, mettere insieme due parti distinte, una manifesta e l’altra densa di significati e significanti di vario genere che ognuno di noi può interpretare in senso diverso. Il termine status deriva dal latino e ha un significato che indica una condizione. Status symbol, in sintesi, è l’insieme di più fattori che denotano una condizione sociale attraverso l’esibizione di oggetti e di cose che collocano l’individuo in un ambito preciso della scala gerarchica sociale. La lunga storia dello status symbol arriva sino a noi e al paradosso un po’ surreale che alla democratizzazione dell’oggetto corrisponde anche la sua più completa futulità, spesso prendendo a riferimento cose oggettivamente inguardabili e detestabili ad un minimo del senso di buon gusto.

E’ il caso delle scarpe delle Lidl che in questi giorni sono andate letteralmente a ruba. Ora introvabili, da un prezzo di 13 euro sono già oggetto di culto per i reseller che ne stanno alzando progressivamente le quotazioni di mercato e c’è già chi offre in rete per mille euro il set completo sneakers, calzini (due paia) e ciabatte. E’ questa una delle manifestazioni della torsione delle tendenze dovuta anche alla pandemia che ad esempio ha fatto schizzare alle stelle le quotazioni di home delivery e negozi da asporto. Ma una tendenza che in definitiva stabilisce ora il “cool” in base ad un mercato che, saturo, cerca l’assoluta assurdità di oggetti al limite del tamarro, per farne una vera tendenza cui aderiranno in seguito molti altri “adepti”.  

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