Stasera torna l'Orchestra da Camera di Perugia alla Sagra Musicale Umbra

PERUGIA – Il programma della Sagra Musicale Umbra ci offre oggi, 7 settembre, l’Orchestra da Camera di Perugia diretta dal maestro Enrico Bronzi, violoncello, che accompagnano Fabio Ciofini all’organo. Il repertorio offerto questa sera, 7 settembre al Chiostro della Basilica di San Pietro alle ore 21:00, è tra i più classici e amati della musica colta d’impronta viennese di fine ‘700.
Enrico Bronzi

Fabio Ciofini

Apre un classico di George Frideric Handel, il Concerto in fa maggiore per organo e orchestra che generalmente catalogato come il “n. 13”, deve la sua fama al sottotitolo “Il cucù e l’usignolo” – una trovata dell’editore Walsh nel 1761 – che descrive con umorismo i deliziosi cinguettii del secondo movimento (Allegro), riservati per la maggior parte all’organo.
Orchestra da camera di Perugia

Verrà poi proposto il Concerto n. 2 in re maggiore per violoncello e orchestra di Franz Joseph Haydn che da quasi settant’anni, il Concerto – “ripulito” da quelle accrezioni pseudo-romantiche accumulatesi nel corso degli anni – è rientrato nel repertorio di ogni violoncellista di spessore, e le cadenze di questa sera sono dello stesso Enrico Bronzi, direttore artistico della SMUMMXX.
Si chiude con la Sinfonia n. 30 in re maggiore K. 202 di Wolfgang Amadeus Mozart portata a termine il 5 maggio 1774. L’attenzione del musicista diciottenne alle regole tecniche dell’epoca – il contrasto tra i due temi della forma-sonata e il loro trattamento contrappuntistico – è ineccepibile. Oltre agli archi, l’organico della Sinfonia n. 30 prevede due oboi, fagotto, coppie di corni e di trombe e timpani. Per motivi che ignoriamo, passarono altri quattro anni prima che Mozart rimise mano al genere della Sinfonia: la n. 31 – priva di un Minuetto a differenza delle due precedenti, la n. 29 e la n. 30- verrà preparata nel giugno 1778 appositamente per i gusti “galanti” di un pubblico parigino, mentre la strada verso la piena maturità verrà aperta dalla Sinfonia detta “Linz” nel 1783.
Redazione Vivo Umbria: