Stasera 9 dicembre “Fiore gemello” di  Laura Luchetti

Per la nostra rubrica Da vedere in tv segbnaliamo stasera, 9 dicembre, “Fiore gemello” (2018) su Rai 5 alle ore 21,15. Regia: Laura Luchetti. Durata: 1h 36m.

Ha avuto la sua prima mondiale al Toronto International Film Festival (dove ha ricevuto la Menzione speciale del Premio FIPRESCI), è stato candidato all’Eurimages Audentia Award e ha partecipato al BFI London Film Festival e al Busan International Film Festival. Dopo l’anteprima italiana ad Alice nella Città il film è stato presentato  tra gli altri al Cinemed di Montpellier e ai festival di Stoccolma e Villerupt.

Basim è un immigrato clandestino proveniente dalla Costa d’Avorio, Anna la figlia di un trafficante di migranti. In fuga attraverso i paesaggi misteriosi e bellissimi della Sardegna, troveranno insieme, nell’amore l’uno per l’altra, la forza per camminare verso il futuro, senza più guardarsi alle spalle. Secondo lungometraggio della regista Laura Luchetti, Fiore gemello è un film on the road, ma anche una storia di formazione per i due giovani protagonisti e affronta in modo diretto temi importanti come l’amore e la solidarietà, la coscienza dei trafficanti di uomini e delle loro vittime, la violenza sulle donne, la prostituzione maschile, il fenomeno dei minori non accompagnati. Il film, ha raccontato la regista, nasce da una storia vera, il racconto di una ragazza che, come Anna, era in fuga da una storia di violenza. Mentre il personaggio di Basim, è stato invece plasmato quasi su misura per il protagonista Kallil Kone, giovane attore di talento arrivato in Italia su un barcone e passato per la trafila dei centri di accoglienza. «Kallil Khone era sceso da un barcone proveniente dalla Libia pochi mesi prima che iniziassimo le riprese. Fuggito a piedi dalla Costa d’Avorio era arrivato fino in Libia dove si era imbarcato per l’Italia a bordo di uno dei tanti gommoni che spesso non ce la fanno ad arrivare a destinazione. Voleva fare l’attore. Quello il suo unico sogno. Lo guardavo muoversi e recitare durante il provino. È un dono il suo. Un talento ruvido. Uno sguardo che si porta dietro un orrore che noi non possiamo nemmeno immaginare» e «il suo incontro ha influenzato il racconto del film. Molte cose rappresentate sono quelle che lui stesso mi ha confidato. Avvenimenti realmente accaduti» scrive Lucchetti nelle note di regia.
Redazione Vivo Umbria: