Per la nostra rubrica Da vedere in tv, segnaliamo stasera 30 luglio, “Antentati & figli” terza puntata della serie “La fabbrica del mondo” su Rai Tre alle ore 21,20.
Marco Paolini e Telmo Pievani esplorano il rapporto tra evoluzione del genere umano e tecnologia, mentre nel mondo surreale di Marta Cuscunà i corvi meccanici parlano di inquinamento prodotto dagli allevamenti bovini e carne sintetica.
In questo genere ibrido tra teatro, divulgazione scientifica e giornalismo, Marco Paolini incontra la giornalista economica Loretta Napoleoni. I due, lavorando a maglia, parlano di reti, gruppi e del futuro del pianeta Terra, il nostro nido, l’ecosistema che dovrebbe tutelare i giovani per garantire la continuità della specie.
Con i racconti di Paolini e Pievani il tema dell’evoluzione si espande toccando quello degli antenati, alla ricerca della spiegazione del motivo per cui l’homo sapiens è rimasto l’unica specie umana. Paolini racconta la scoperta di una tecnologia speciale: il “gioco del discorso“, con cui inventare storie per tenere a bada i più piccoli e per affrontare e stupire i grandi. Un gioco straordinario che ha permesso all’homo sapiens di affrontare e sconfiggere tutti quelli che ha incontrato lungo la strada.
Il siparietto tra l’anziano manutentore della Fabbrica del mondo, Noè, e la musa innamorata Gaia introduce i temi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, mentre quello con il rapper Luca De Stasio, in arte 4life, ironizza sul target difficile da raggiungere per questo tipo di argomenti: quello dei giovani. Mariana Mazzucato, economista italo-americana, parla di tecno-economia e della necessità che lo Stato torni a essere forza propulsiva dei processi economici e dell’utilizzo degli aiuti finanziari al mercato come leva per poter obbligare i privati ad aderire agli obiettivi ecologici o sociali che ci siamo dati.
Il viaggio tra evoluzione e tempo presente prosegue con gli interventi sul genoma di Pievani e la convocazione degli ‘antenati’ di Paolini invitati per un confronto sul rischio dell’estinzione della specie ad ascoltare Noam Chomsky, l’uomo che ha inventato la grammatica universale che tiene insieme tutti i linguaggi, intervistato da Telmo Pievani. Il dialogo con Chomsky parte dal nesso tra giustizia sociale e crisi climatica, arrivando a parlare di negazionismo, movimenti green che partono dal basso.