Per la nostra rubrica Da vedere in tv segnaliamo stasera, 3 settembre, “L’ufficiale e la spia” (2019) su Rai Tre alle 21,35. Regia di Roman Polanski. Durata: 2h 12m.
Vincitore del Leone d’Argento – Gran Premio Della Giuria alla 76ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, ne “L’ufficiale e la spia”, Polanski ripercorre la storia angosciante di Alfred Dreyfus, interpretato da Louis Garrel, l’ufficiale francese accusato di spionaggio a favore della Germania nel 1894. Degradato e deportato in una colonia penale, verrà riabilitato anche grazie alle indagini del colonnello Georges Picquart, ovvero l’attore Jean Dujardin.
Il 5 gennaio 1895, il Capitano Alfred Dreyfus, promettente ufficiale, viene degradato e condannato all’ergastolo all’Isola del Diavolo con l’accusa di spionaggio per conto della Germania: è il caso che spaccò la Francia a cavallo del 19° e del 20° secolo e Roman Polanski lo ha riportato sul grande schermo dopo diversi film sullo stesso tema già realizzati in passato. La storia racconta che tra i testimoni di questa umiliazione c’era Georges Picquart, poi promosso a capo della Sezione di statistica, la stessa unità del controspionaggio militare che aveva montato le accuse contro Dreyfus. Ed è qui, di fatto, che il caso si complica perché quando Picquart scopre che tipo di segreti stavano per essere consegnati ai tedeschi, viene trascinato in una pericolosa spirale di inganni e corruzione che metteranno a rischio non solo il suo onore ma anche la sua vita.
NOTE DI PRODUZIONE
Il film è basato sull’affaire Dreyfus, argomento cui penso da molti anni. In questo scandalo di vaste proporzioni, forse il più clamoroso del diciannovesimo secolo, si intrecciano l’errore giudiziario, il fallimento della giustizia e l’antisemitismo. Il caso Dreyfus divise la Francia per dodici anni, causando una vera e propria sollevazione in tutto il mondo, e rimane ancora oggi un simbolo dell’iniquità di cui sono capaci le autorità politiche, nel nome degli interessi nazionali.