Per la nostra rubrica Da vedere in tv segnaliamo stasera, 27 settembre, “Il canto dell’usignolo” su Rai 5 alle 21,15. Glauco Mauri e Roberto Sturno, danno voce e volto a testi e poesie di Shakespeare accompagnati dalle musiche composte da Giovanni Zappalorto, eseguite in scena dallo stesso Zappalorto al pianoforte, dalla violinista Marzia Ricciardi e da Marzio Audino alle percussioni.
Un viaggio, diretto dallo stesso Glauco Mauri, tra le pagine più belle dei capolavori del Bardo di Avon, dall’amore esternato nei Sonetti, sentimento universale al di là dei generi, a Enrico V, da Come vi piace a Macbeth, da Riccardo II a Timone d’Atene, da Giulio Cesare a Re Lear e alla magia di Prospero de La tempesta.
Lo spettacolo è stato registrato al Teatro di Tor Bella Monaca di Roma nel dicembre 2020 con la regia televisiva di Andrea Menghini. Il titolo scelto, fa riferimento alla breve favola di Gotthold Ephraim Lessing. Un pastore, in una triste sera di primavera dice a un usignolo: “Caro usignolo, perché non canti più?” “Ahimè – rispose l’usignolo – ma non senti come gracidano forte le rane? Fanno tanto tanto chiasso e io ho perso la voglia di cantare. Ma tu le senti?” “Certo che le sento – rispose il pastore – ma è il tuo silenzio che mi condanna a sentirle”. Allo stesso modo, Mauri e Sturno decidono di “cantare”, per non condannarci a sentire il tanto gracidare della banalità e della volgarità che ci circonda.