Per la nostra rubrica Da vedere in tv segnaliamo stasera, 23 maggio, “Mascaria” su Rai Uno alle 21,30. Regia: Isabella Leoni. Durata: 100 minuti.
Film tv con protagonisti Fabrizio Ferracane, Manuela Ventura, Christian Roberto, Flavia Orecchio, Costantino Comito, Andrea Tidona, Gaetano Aronica e Fortunato Cerlino.
Pietro Ferrara (Fabrizio Ferracane) è un costruttore siciliano che per poter lavorare è costretto come tanti a pagare il pizzo. Ma un giorno si fa coraggio e denuncia. È una rivoluzione: i mafiosi che lo vessavano vengono arrestati e per la prima volta condannati a molti anni di prigione. Pietro, di natura schivo e riservato, diventa il volto della clamorosa vittoria. La vendetta dei mafiosi arriva nel modo più subdolo quando Rizzo, il capomafia che per anni lo aveva taglieggiato e che Pietro fra l’altro aveva frequentato da ragazzino, lo accusa pubblicamente di essere stato suo socio in affari. Sono solo fandonie, puro fango, ma ormai Pietro è mascariato (calunniato) e, incredibilmente, viene rinviato a giudizio per associazione mafiosa. Da accusatore è diventato imputato. E come tale deve difendersi, resistere: per sé, per i suoi dipendenti e soprattutto per la sua amata famiglia. Al suo fianco, in quella che diventerà un’estenuante battaglia giudiziaria, c’è l’avvocato Baldani, esperto in processi di mafia, che sarà costretto a ridefinire di continuo la propria strategia difensiva, diventando per Pietro una fonte di sostegno che va oltre il rapporto professionista-cliente. Inevitabilmente le vicende giudiziarie di Pietro si ripercuotono sulla vita della famiglia.
La moglie Mimma coltiva il sogno di trasferirsi in un’altra regione per costruire una vita diversa per i suoi figli. È una donna innamorata e premurosa, ma anche forte e lungimirante. La roccia a cui tutti si aggrappano. Dei tre figli, il maggiore, Riccardo, è quello che più si scontra con il padre, soprattutto quando Pietro, preoccupato di possibili ritorsioni da parte della mafia dopo la denuncia, tende a limitare la sua libertà di movimento. Riccardo ha un carattere ribelle e vive una vita serena, tra amoretti e pallone, senza sapere nulla dei guai del padre. Ma un giorno scoprirà la verità e, da ragazzo sensibile qual è, saprà schierarsi dalla sua parte. Al punto che, diventato adulto, sarà lui a prendere in mano l’azienda del padre, cercando di tenerla a galla nonostante gli ostacoli che il sistema giudiziario pone sul loro cammino.
Foto di copertina: L’occhio del cineasta