Per la nostra rubrica Da vedere in tv segnaliamo stasera, 18 maggio, il docufilm “Il coraggio di essere Franco” su Rai Uno alle 21,25. A un anno dalla morte di Franco Battiato lo ricorda questo lavoro del regista Angelo Bozzolini con Alessandro Preziosi voce narrante.
Rai Documentari dedicata a uno dei più grandi artisti italiani un ritratto intimo del genio che ha ridefinito il concetto di musica pop in Italia. Il documentario ripercorre la vita e la carriera di uno degli autori più rivoluzionari della musica italiana, pioniere di nuovi mondi musicali. Il progetto è arricchito dall’utilizzo di archivi inediti, nonché dalle riprese esclusive nelle case di Milano e Milo in Sicilia. E’ arricchito da testimonianze ognuna rappresentativa di un mondo artistico su cui si è espresso in prima persona: tra gli altri, Alice, Luca Madonia, Sonia Bergamasco, Willem Dafoe, Antonio Scurati, Giovanni Caccamo, Vittorio Sgarbi, Marco Travaglio. E Morgan, che esegue in anteprima Battiato mi spezza il cuore, il brano composto in occasione della malattia di Battiato. “Non voglio comandare e non voglio essere comandato”: questo uno dei motti che rappresenta l’essenza di Franco Battiato, la sua costante ricerca interiore e il desiderio di affermare il suo innovativo concetto di musica all’insegna della contaminazione.
“Nessuno come Battiato è riuscito a scardinare le regole del gioco in così tanti ambiti – si legge nelle note di regia – da quello musicale a quello cinematografico, dalla televisione all’universo mistico e spirituale, votando la sua creatività al risveglio della coscienza del pubblico. Dall’inizio di carriera all’incontro con la musica elettronica di Karlheinz Stockhausen, dal primo album Fetus (1972), fino a La Voce del Padrone (1981), l’album più venduto in Italia. Oltre a successi intramontabili come L’era del cinghiale bianco, La Cura, Centro di gravità permanente, Cuccurucucù. Battiato ha vissuto molte vite, diceva di sé di non essere mai nato e quindi mai morto. E forse per questo è riuscito in ogni decade della sua vita a regalarci un personaggio nuovo. La sua musica è anche un viaggio attraverso il nostro Paese: dalla Sicilia del Dopoguerra, ancora carica di valori cristiani, alla Milano degli anni ’60 e del boom economico, fino all’incontro con le filosofie orientali e il Buddismo.