Stasera 16 maggio “Tutto per mio figlio” film tv ispirato a una storia vera

Per la nostra rubrica Da vedere in tv segnaliamo stasera, 16 maggio, “Tutto per mio figlio” (2022) su Rai Uno alle 21,30. Regia: Umberto Marino. Durata 130 minuti.

Giuseppe Zeno interpreta Raffaele Acampora, un uomo qualunque, con una vita qualunque che fa una grande scelta.Raffaele non è un magistrato, un giornalista o un poliziotto. Non è un personaggio importante, uno con un ruolo di contrasto delle organizzazioni criminali. È un uomo come tanti. Ha una moglie, Anna (Antonia Truppo), che ama, e quattro figli, di cui il più grande, Peppino, ha quattordici anni e come molti ragazzi della sua età comincia a cercare la sua strada nel mondo. Ma non è facile farlo quando vivi in un territorio dove le organizzazioni criminali dettano legge. Raffaele è un allevatore che fa i mercati, mestiere ereditato da suo padre. Una vita dura, che però lui affronta a testa alta con il piglio di chi sa di far bene il proprio lavoro. Ma a causa della camorra, ogni settimana Raffaele e i suoi colleghi sono vittime del racket criminale, che impone loro il pizzo e vessazioni di ogni tipo. Fino a quando, un giorno, Raffaele decide di ribellarsi. Fonda un sindacato e, con la sua forza d’animo contagiosa, convince i suoi colleghi a iscriversi. Collabora con la polizia e la magistratura, denuncia, fa nomi. La camorra cerca in ogni modo di farlo smettere, prima con offerte e poi con minacce e intimidazioni. Ma Raffaele ha detto agli iscritti del sindacato che avrebbe difeso i loro interessi, e ha una parola sola.
Il film si avvale di un ricco cast che comprende anche Antonia Truppo, Tosca D’Aquino, Giuseppe Pirozzi, Massimiliano Rossi, Roberto De Francesco, Ernesto Mahieux, Nello Mascia, Bruno Torrisi e Fabio De Caro.
NOTE DI REGIA
“Tutto per mio figlio – sottolinea il regista Umberto Marino – racconta la storia di un uomo qualunque, con una vita qualunque, un uomo piccolo, che però fa una grande scelta. Siamo nella Campania del 1996, nel regno della camorra. Questo film tv si propone di mostrare il male senza renderlo romantico e di raccontare come il bene vi si opponga con gesti e comportamenti piccoli, legali, poco eclatanti, ma non per questo meno importanti. In questo contesto, la mia regia non vuole diventare protagonista, ma intende nascondersi per dare il più grande spazio alla vicenda umana”.
Redazione Vivo Umbria: