Per la nostra rubrica Da vedere in tv segnaliamo stasera, 26 maggio, “Carosello Carosone” su Rai Uno alle ore 21,25. Regia: Lucio Pellegrini. Durata: 1h 42m.
Biopic tratto da “Carosonissimo”, libro scritto da Federico Vacalebre, (Arcana Editore).
“Carosello Carosone” racconta l’ascesa ai vertici delle classifiche internazionali di Renato Carosone, interpretato da Eduardo Scarpetta, classe 1993, nipote del capostipite della famiglia Scarpetta-De Filippo. Un’avventura rocambolesca e colorata all’insegna della musica, del divertimento e della sperimentazione. Un racconto divertente e pieno di ritmo, un graffiante ritratto dell’epoca e una riflessione su come con passione, amore per la propria arte e tanta determinazione, si possa far ballare tutto il mondo. Le musiche sono curate dal maestro Stefano Bollani.
Nel cast, accanto ad Eduardo Scarpetta, ci sono Vincenzo Nemolato, nel ruolo di Gegè Di Giacomo, il batterista-fantasista sempre al fianco di Carosone, e Ludovica Martino nel ruolo di Lita Levidi, la ballerina di spicco che il musicista conosce ad Amara e che diventa sua moglie.
Nel cast, accanto ad Eduardo Scarpetta, ci sono Vincenzo Nemolato, nel ruolo di Gegè Di Giacomo, il batterista-fantasista sempre al fianco di Carosone, e Ludovica Martino nel ruolo di Lita Levidi, la ballerina di spicco che il musicista conosce ad Amara e che diventa sua moglie.
LA TRAMA
New York, 1958. Le luci si accendono sul palco del Carnegie Hall, dove il Sestetto è pronto a esibirsi. Un sogno che si avvera per Renato Carosone che arriva in America dopo una lunga tournée di grandissimo successo in giro per il mondo.
Si parte da lì per ripercorrere a ritroso la vita e l’ascesa ai vertici delle classifiche internazionali di uno dei maggiori autori e interpreti della musica italiana.
Dopo essersi diplomato in pianoforte al Conservatorio di San Pietro a Majella a Napoli, grazie all’aiuto e gli sforzi del padre Antonio, Renato parte per l’Africa Orientale Italiana, scritturato come pianista e direttore d’orchestra dalla compagnia di arte varia diretta da Aldo Russo. Ma i loro spettacoli non riscuotono molto successo e, mentre la compagnia si scioglie, Renato decide di restare in Africa. Con non poche difficoltà arriva ad Asmara, si esibisce nel night-club del teatro Odeon e lì conosce e si innamora di Lita, Italia Levidi, ballerina di spicco di origini veneziane. I due si sposano poco dopo formando una famiglia con il figlio di Lita, Pino, che Renato accoglie e ama come suo. Tornato in Italia, finita la guerra, Renato viene chiamato
Si parte da lì per ripercorrere a ritroso la vita e l’ascesa ai vertici delle classifiche internazionali di uno dei maggiori autori e interpreti della musica italiana.
Dopo essersi diplomato in pianoforte al Conservatorio di San Pietro a Majella a Napoli, grazie all’aiuto e gli sforzi del padre Antonio, Renato parte per l’Africa Orientale Italiana, scritturato come pianista e direttore d’orchestra dalla compagnia di arte varia diretta da Aldo Russo. Ma i loro spettacoli non riscuotono molto successo e, mentre la compagnia si scioglie, Renato decide di restare in Africa. Con non poche difficoltà arriva ad Asmara, si esibisce nel night-club del teatro Odeon e lì conosce e si innamora di Lita, Italia Levidi, ballerina di spicco di origini veneziane. I due si sposano poco dopo formando una famiglia con il figlio di Lita, Pino, che Renato accoglie e ama come suo. Tornato in Italia, finita la guerra, Renato viene chiamato