Nove date in programma per il nuovo “Be Human Tour” di Sara Jane Ceccarelli.
Dal 21 febbraio all’8 aprile, dal centro al nord, la musica dell’artista riempirà locali e teatri.
Da dove nasce l’idea?
Tutto è iniziato quando mi è stato assegnato il prestigioso premio “Nuovo Imaie” durante il concorso “L’artista che non c’era” ideato dallo storico magazine, ora webzine diretto da Francesco Paracchini, “L’isola che non c’era”. Mi hanno regalato la grande opportunità di fare un tour tutto spesato e ho coinvolto l’agenzia toscana “Musicastrada” con cui abbiamo organizzato le 9 date.
Da chi è composto il tuo gruppo?
Da mio fratello Paolo Ceccarelli che in questa occasione suonerà la chitarra elettrica e la lap steel guitar. Poi c’è il mio chitarrista di Roma, Lorenzo De Angelis, che suonerà la chitarra acustica, il basso elettrico e farà anche da corista. Poi c’è Matteo Dragoni, orvietano, che suonerà la batteria e il metallofono. Io canto e suono il synth. Questo è un live completamente nuovo, abbiamo riarrangiato dei brani dal mio album “Colors” e arrangiato le mie nuove canzoni, non ancore incise. Registreremo il nuovo album a fine tour, dopo aver collaudato ogni singolo brano on stage! E’ la prima volta che porto ufficialmente al nord le mie canzoni, nel 2019 ho partecipato a vari festival insieme ad una collega danese e devo dire che il pubblico è estremamente accogliente.
Ti dedicherai esclusivamente al tour oppure intanto stai portando avanti altri progetti?
Nel frattempo prosegue il mio impegno come interprete. Sto portando avanti degli spettacoli di teatro musicale con David Riondino: “I Cantautori sono Canadesi”, che abbiamo presentato all’Auditorium Parco della Musica lo scorso settembre per la rassegna italo-francese “Una striscia di terra feconda”. Una ricerca sulla musica del Canada francese dove io e Celine Pruvost ci alterniamo sul palco, cantanto insieme a David Riondino anche suoi riaddatamenti in italiano.
Sempre con David Riondino abbiamo portato in scena da pochissimo al WeGIL a Roma “Tg Suite. La cronaca cantata”. Il pezzo forte di Davide è scrivere continuamente canzoni sull’attualità dalla sera per la mattina. Un’esperimento che portiamo avanti ormai da un po’ di anni.
Ami cantare in altre lingue…
Mi diverto molto. Ogni tanto mi cimento nel tradurre in inglese brani italiani, un po’ al contrario di quello che succedeva negli anni ’60, non lo faccio in maniera seriale, ma solo quando un brano si presta particolarmente per metrica e “suono”. Ho tradotto un brano di Francesco Motta ed è stato un successo, a lui è piaciuto, ha registrato moltissime visualizzazioni e lo proporremo nel tour. Poi, provocata dalla mia amica e collega storica Lavinia Mancusi, ho tradotto in inglese “Lella”, pezzo storico di Edoardo De Angelis e Stelio Gicca Palli, il tragico racconto di un uomo che confessa all’amico di aver ucciso la sua donna, offeso per l’abbandono. Un brano molto forte, che ha festeggiato da poco cinquant’anni con un importante evento a Roma a “L’asino che vola”, durante il quale sono stata invitata ad eseguirlo in inglese di fronte agli autori. A detta dei presenti, un grande successo.
Audio di Presentazione del Tour di Sara Jane Ceccarelli
Con tuo fratello Paolo Ceccarelli avete ideato lo spettacolo “Stupida Intelligenza! Riflessioni degne di nota”. Come mai?
E’ stata un’esigenza di mio fratello Paolo, dopo una vita da musicista “silenzioso”. Aveva riflessioni da condividere e cose da dire. Lo spettacolo è scritto a quattro mani insieme a Riccardo Tordoni, che ne ha curato anche la regia. Io sono sul palco accanto a lui come musa, la sua Euterpe. E’ un continuo andirivieni fra sue riflessioni che prontamente trasforma in musica. Una prima esperienza da attori estremamente interessante, che riproporremo sicuramente durante questo 2020.
Quali sono le tue “emozioni professionali”?
Voglio trasmettere la gioia di fare questo mestiere. Non ho un limite temporale, so che questo mestiere se ne andrà con me. Ho scelto di fare questa vita per la musica e per tutto ciò che è ad essa connesso, la condivisione, la sperimentazione, l’imprevisto continuo. L’inventarsi. Speriamo di avere sempre tante energie!
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