SPOLETO – Questa volta andiamo a conoscere di Spoleto la chiesa di San Ponziano, Santo che la tradizione vuole essere il patrono della città ducale. Ma, in seguito, per dare uno slancio maggiore ai nostri itinerari, anche in vista del Festival, andremo a conoscere anche altri luoghi di culto interessanti anche se non di dichiarata fama. Il complesso di San Ponziano composto da chiesa e monastero, sorge nella periferia della citta’ dopo Porta Ponziana su colle Ciciano a pochi metri dalla chiesa di San Salvatore. Qui tutta la struttura sorse sul luogo dove nel II secolo d.C. venne martirizzato il giovane Santo.
Nel corso dei secoli, la struttura chiesa e convento delle canoninesse regolari lateranensi di Sant Agostino, ha subito molti rimaneggiamenti finché nel XVIII secolo l’interno fu completamente restaurato. Pero, conserva ancora alcune strutture architettoniche e dipinti originari di grande preziosità e valore artistico.
La chiesa si presenta con facciata romanica, con scolpiti animali e mosaico a fasce porfido e serpentino. Elementi musivi nel portale e alla base degli stupidi due leoni. Lunetta, e rosone. Sull’architrave tondi raffiguranti l’Agnus Dei, l’Aquila e un leone di stile cosmatesco con l iscrizione: A TE CHE ENTRI LA PACE, A TE CHE PREGHI LA GRAZIA CHE MERITI, RICORDATI CHE SEI FANGO E DIVENTERAI CENERE, RICEVI IL PERDONO SUPPLICATO TRA GEMITI E LACRIME. Il campanile e’ stato ricavato da una precedente torre di avvistamento. La cripta e’ simile a quella di San Gregorio Maggiore. Numerosi i pezzi che si fanno risalire ad altre costruzioni. E’ coperta da volte a crocera ed e’ divisa in cinque piccole navate e absidi.
Nella cripta affreschi del XIV secolo raffiguranti Madonna col Bambino San Rocco, una serie di tre Madonne col Bambino. All’ interno della chiesa e’ presente, tra vari dipinti, anche una pala di altare di Francesco Appiani, raffigurante la decapitazione di San Ponziano; (Francesco Appiani nasce a Ancona il 29 gennaio del 1704 morira a Perugia nel 1792.
Fu allievo di D. Simonetti detto il Magatta. Appiani realizzò la Pala Antinori e le decorazioni al duomo di Perugia; la pala di Villa Donini a San Martino in Campo). Nella chiesa e presente un organo del XVIII secolo restaurato nel 2011. Interessanti inoltre alcuni affreschi raffiguranti San Michele Arcangelo del Maestro di Fossa realizzato con polvere d’oro e lapislazzulo della prima meta’ del trecento.
Altri affreschi sono stati realizzati dal maestro di Eggi meta’ del ‘400; oltre ad altre tele settecentesche realizzate da artisti locali. Nella navata di destra si conservano le spoglie della Beata Marina da Spoleto.