SPOLETO – San Gregorio Maggiore, si trova a piazza Garibaldi. Si riconosce per il suo alto Campanile e portico. Qui vennero sepolti alcuni dei primi cristiani in una piccola cappella, la quale costituì la prima chiesa dove fu edificata l’ attuale. L’ edificio e’ in stile romanico. La facciata ha subito un restauro nei primi anni del secolo passato, ripristinando la trifora e due monofore.
Il portico costruito dal vescovo Paolo Sanvitale 1597 e’ rinascimentale e il battistero risolto in un vano un tempo adibito a cappella. La cappella degli innocenti fu affrescata dai fratelli Camillo e Fabio Angelucci di Mevale, oltre alle storie di Santa Abbondanza e la strage degli Innocenti, una pianta della città. Del 1593 storie della Resurrezione di Cristo di Perino Cesarei per l’ Oratorio della Confraternita della Resurrezione. Il campanile riecheggia quello della cattedrale secolo XII e terminato nella parte superiore nel XV secolo. La cripta si presenta con cinque navate e triabsidata. Le colonne sono di materiale di spoglio di varie epoche e stili.
L’ interno, grazie ai restauri e tornato alla luce la sua ordine romanica. Divisa in tre navate con colonne e pilastri cruciforme. Il presbiterio e sopraelevato e restaurato negli anni 1950. La chiesa presenta notevoli affreschi raffiguranti Madonna col Bambino e i santi Sebastiano, Rocco Abbondanza del 1526.
Il tabernacolo in pietra, e una Madonna del latte del XV secolo. Due sono le scritte dentro l edificio che attestano la costruzione 1079 inizio e 1146 consacrazione da parte di 6 vescovi. Insomma un edificio che si colloca con tutta la sua originalità e splendore che vale la pena di visitate sopratutto in vista della kermesse del Festival dei Due Mondi.
Non dimentichiamo però di fare una visitina alla chiesa romanica di San Lorenzo (foto sopra) edificata attorno al 1100. Edificio antichissimo restaurato nel 1972. Facciata in pietra concia, con due spioventi. Campanile a vela con due fornici. Al suo interno sono conservati affreschi interessanti della scuola dello Spagna. Oggi sala Pegasus sulla piazzetta davanti a palazzo Rosari-Spada. Fu dedicata a San Lorenzo Illuminatore, patrono contro la cecita’. Se ne parla già dal 1138 in alcuni documenti dell abbazia di Sassovivo. Fu soppressa da Papa Leone XII nel 1825 e unificata alla chiesa di San Domenico.
Oltre agli affreschi rinascimentali, un bel dipinto raffigurante la Vergine delle rose con San Giovanni Battista, Sant’ Antonio da Padova. Una tela e’ del XVIII secolo.