SPOLETO – Ieri, sabato 11 marzo a Spoleto, il Club Alpino Italiano, rappresentato dal presidente generale Antonio Montani, ha reso omaggio a Enzo Cori, storico socio e co-rifondatore della sezione di Spoleto che dal 9 settembre scorso porta il suo nome.
Escursionista, alpinista, viaggiatore dirigente locale e nazionale del Cai, scrittore di montagna e viaggi, ma attivo anche nel volontariato, nello sport e nella vita sociale e politica della città di Spoleto ha lasciato un forte segno di sé in tutti gli ambiti in cui ha operato.
Il presidente generale del Cai ha indicato quella che era la qualità più alta di Enzo Cori: la sua capacità di “unire le persone”, facendole dialogare, contribuendo a comporre i contrasti. E ricordi e frammenti della sua ricca vicenda personale sono stati anche forniti dagli interventi di Marta De Angelis medico del servizio Hospice ed esperta alpinista del Cai di Spoleto, di Stefano Notari del Cai di Terni e già presidente del Cai-Umbria, di Luigia Ciucarilli, fondatrice dell’associazione per le cure palliative “Aglaia” e per anni dirigente del Cai di Spoleto, e di Sergio Maturi, altra figura storica del Cai di Spoleto, che, impossibilitato a partecipare, ha inviato un suo contributo scritto.
Oltre a Montani, hanno reso omaggio a Cori il sindaco di Spoleto, Andrea Sisti, il presidente del Consiglio comunale di Spoleto, Marco Trippetti che ha inviato un contributo scritto, il presidente della sezione Luna, del presidente del Cai Umbria Gian Luca Angeli e del figlio Filippo Cori, è stata ricordata e descritta, con affetto e riconoscenza, la figura di Enzo Cori.
ENZO CORI
Morto il 9 gennaio del 2021 a 72 anni, è stato una figura dei spicco del Club alpino italiano. Escursionista, alpinista, viaggiatore e scrittore di montagna. Co-rifondatore della sezione di Spoleto nel 1975, già presidente e consigliere della sezione, ha contribuito all’istituzione del primo gruppo regionale del Cai-Umbria. Nella penultima consigliatura del Cai nazionale ha fatto parte del Comitato direttivo centrale. Attivo nella vita sociale e politica della città di Spoleto è stato anche presidente dell’associazione “Aglaia” per l’assistenza palliativa, e assessore del Comune di Spoleto nella seconda metà degli anni’90.
Ha interpretato nel modo più alto quelli che sono i principi fondamentali del Cai, con un occhio alle tradizioni, ma anche con un approccio aperto, innovativo e inclusivo. Ha offerto il suo contributo di saggia esperienza al Cai nazionale, quale componente del Comitato direttivo centrale. In questa veste ha dato un forte impulso al progetto di Montagna terapia, di cui è stato uno degli animatori. La montagna doveva essere realmente “di tutti e per tutti e in questo senso aveva avviato nella sezione di Spoleto, già dagli anni ’90, interessanti e inclusive esperienze con cooperative sociali come Il Cerchio che assistevano minori e adulti con problemi.
Cori è stato anche un grande divulgatore della conoscenza dell’ambiente montano, in particolare della sua Umbria e della sua Spoleto. Con i suoi libri “Umbria. Le più belle escursioni”, “Il sentiero degli Ulivi” (coautore Fabrizio Cicio) e “Oltre il Monteluco” (coautore Sergio Maturi), ha offerto un suggestivo e puntuale “invito al viaggio” agli appassionati di montagna./