SPOLETO – Esistono pochi mestieri che, scissi dalla pura professione, possono dirsi missione e arte: uno di questi è quello dell’insegnante, docente, prof., riverbero della storia che rallenta sui volti dei bambini e degli adolescenti. La Giornata nazionale della Letteratura che ieri pomeriggio a Spoleto ha trovato riscontro all’Alberghiero “G. De Carolis” e al “Sansi Leonardi Volta” nelle performances letterarie, musicali e nella presenza scenica e filologica, ha omaggiato gli studenti impegnativisi e il corpo docente tutto. La seconda Giornata della Letteratura proseguirà in convegno questa mattina a partire dalle ore 10 presso la Sala Capitolare del Liceo Artistico dove interverranno Alfredo Cottignoli, Alma Mater Studiorum dell’Università di Bologna con la Magnanimità dantesca e la Lettura di Inferno I – IV e Mauro Geraci, Antropologo culturale e Cantastorie dell’Università di Messina che tra realismo letterario e spettacolo di piazza dalla lettura arriverà al canto con la canzone narrativa dei poeti-cantastorie, l’ausilio di due studenti lettori e il coordinamento delle professoresse Michela Costantino e Silvia Sardini.
Il Polo Liceale nel pomeriggio di ieri si è trasferito all’Artistico con le stanze di lettura e la musica a supplire la golosa e abbondante sezione dolciaria dell’Alberghiero. Ogni liceo, in collaborazione con i venti docenti in regia nelle Stanze, aveva preparato un proprio repertorio letterario con intermezzo musicale e intreccio narrativo: da Némirowsky del Linguistico, ad esempio, al Mare Nostrum dello Scientifico.
Preparazione portata a compimento nonostante o proprio insieme al piano didattico che di pari passo da sempre affligge e arricchisce gli studenti di ogni ordine e grado. In fin dei conti, ci piace credere che, al fastidio iniziale di essere stati interpellati dal prof. di turno per vestire i panni di uno scrittore defunto, o immaginarselo mangiando mentre creava opere senza tempo, si aggiungesse per diletto anche la soddisfazione di essere stati inseriti in un programma che anche oggi, in un’era ipertecnologica, rende la lettura relazione e conoscenza. In serata, dopo aver rimesso i banchi al loro posto ed essere riusciti in strada sotto una pioggia battente è lì che anche la stanchezza trova il suo compiacimento: nello studente per la soddisfazione e l’autostima creata, nell’insegnante che quel potenziale per primo ha visto ed ha insistito perché fosse espresso.