Nuovi album, progetti musicali e brani in rotazione radiofonica per alcuni talenti emergenti tra riflessioni personali, viaggi introspettivi, sensualità e desideri.
Primo brano insieme per le due star colombiane Maluma e J Balvin. Prodotto da Edgar Barrera “Edge”, Sky Rompiendo e DeeMad e scritto da Maluma, J Balvin, Edgar Barrera, Alejandro Ramirez e Wissem Larfaoui, “Que Pena” è una ballata reggaetòn dal ritmo coinvolgente e sensuale. Il video ufficiale, girato a New York dal regista Colin Tiley, gioca sul modo in cui i due cantanti si imitano a vicenda nell’esporsi sui social network. Le immagini, che sottolineno i rispettivi stili degli artisti, raccontano di una serata di divertimento per le vie della città, insieme a due ragazze.
“Ey Que Pena, tu nombre no, pero tu cara me suena”.
Secondo album per I Quartieri che proprio domani (4 ottobre) usciranno con “ASAP”, cui seguirà il relativo tour di presentazione. Un titolo, acronimo di As Soon As Possible, volutamente auto ironico (sei infatti gli anni passati dalla pubblicazione dle primo album da “Zeno”) ma che riflette bene la natura delle otto canzoni che lo compongono. La band (Fabio Grande, Paolo Testa e Marco Santoro) si muove su binari altri rispetto a quelli della frenesia che regna ai giorni nostri. Scrivono canzoni pop, ma lo fanno in un modo diverso dal sound pop cui siamo abituati. Guardano altrove: ai Radiohead, agli XX, ai Grizzly Bear ma anche a certo hip hop da cui in qualche modo hanno ripreso (e suonato) le ritmiche. Le loro canzoni piegano spazio e tempo, avvolgendo l’ascoltatore come in una sorta di liquido amniotico. Una morbidezza psichedelica che ben si accompagna ed esalta la voce e i testi di Fabio Grande. Testi che partono dal personale per arrivare a cantare l’universale. “ASAP” è un disco nato in completa autonomia, prodotto, registrato e mixato dallo stesso Fabio Grande (già con Colombre, Maria Antonietta e tanti altri) e pubblicato da 42 Records (una delle più importanti label italiane, garanzia assoluta di qualità).
Anticipato dai singoli “Vivo di notte” e “Siri”, “ASAP” conferma e amplifica il legame della band con la scuola romana di cui sono degni eredi e promotori.
In uscita il prossimo 11 ottobre “Wanderlust!” (Wanderlust Society / Artist First), nuovo singolo del cantante genovese Alfa (Andrea De Filippi).
“Wanderlust è il mondo della creatività – spiega l’artista – dove ciascuno di noi si rifugia per ricercare la tranquillità. E’ l’isola che non c’è, il paese delle meraviglie, il mondo dei sognatori… quando mi metto le cuffiette ed alzo il volume, la musica è il biglietto che mi porta a Wanderlust. In Wanderlust tutto è possibile, non ci sono né regole né limiti. I sogni non sono fatti per rimanere nel cassetto”.
La sindrome di Wanderlust è una malattia che colpisce il 20% della popolazione, è la cosiddetta “malattia del viaggiatore”, che causa irrequietezza e paura della routine negli individui che ne sono affetti. I wanderluster sentono il bisogno di viaggiare sempre, fare nuove esperienze, conoscere nuove persone, in sostanza, fuggire dalla noia. Per Alfa fuggire dalla noia significa rinchiudersi nel mondo della musica, mettersi le cuffiette ed evadere dalla realtà. Wanderlust è l’isola che non c’è, il paese delle meraviglie, il mondo dei sognatori. Purtroppo quando si cresce, molto spesso si abbandona questo mondo e ce ne si dimentica.
Sarà in rotazione radiofonica dal prossimo 18 ottobre “Chilometri” (feat. Manuella), nuovo singolo del cantautore vicentino Jack James (Jacopo Venturini). Il brano che vede realizzarsi la prima collaborazione dell’artista con la cantante Manuella, si sviluppa tra metriche hip-hop e ritmo incalzante, rimandando all’ascoltatore la condizione in cui si trovano le nuove generazioni, che vivono affaticandosi per raggiungere i propri traguardi il più velocemente possibile, ma che spesso non riescono a vedere la felicità che già li circonda.
“Chilometri è una metafora di vita – racconta Jack James – Tutti noi ci concentriamo su un traguardo ipotetico, corriamo così tanto da perderci gran parte delle gioie e delle delusioni per strada, senza renderci conto che, dal momento in cui veniamo alla luce, il nostro sole ha già iniziato a tramontare”.
Il brano è scritto e composto da Jack James, Manuella e Fausto Bongiovanni, prodotto, mixato e masterizzato da Edoardo Romano.
Uscirà il prossimo 25 ottobre, a distanza di otto anni dal suo ultimo disco, “Bouganville” di Luca Dirisio, anticipato dal singolo “Come il mare a settembre”, già in rotazione radiofonica e accompagnato da un videoclip che vede alla regia Claudio Zagarini. Il disco, interamente prodotto e arrangiato da Giuliano Boursier (storico produttore e manager dell’artista), è un progetto nato dalla maturità e dalla consapevolezza dell’artista che con questo album propone di riscoprirsi.
“Questo non è un disco scritto al tavolino – spiega Luca Dirisio – tutti i brani sono piccoli resoconti della vita, la mia vita, appunti di viaggio presi piano piano, senza fretta, con consapevolezza. Alcuni sono ricordi, altri prese di posizione, altri ancora dediche. Non volevo creare un prodotto, un disco modaiolo ma piuttosto una raccolta di pensieri ed emozioni da poter condividere con chi lo ascolterà. È un disco che arriva dopo tanto tempo (per tanti motivi che non sto qui a spiegare) quindi anche la scelta del titolo è stata ponderata a lungo. Non vi nego che le cattive lingue e gli sfaticati che passano ore sul web a parlare del nulla hanno stuzzicato e stimolato molto la mia fantasia nella ricerca del nome. Alla fine, però è stato Raymond Carver, uno dei miei scrittori preferiti, che in un suo racconto parla di questa pianta, la bouganville, e la descrive quasi come amortale, l’inverno si finge morta per poi risplendere di vita e di colore l’estate, forte e sgargiante come se il tempo non fosse mai passato. Questa è la metafora che mi piace immaginare se penso alla mia vita e alla mia musica. Tanto amo il mio lavoro quanto la libertà anche di isolarsi senza dare notizie, ripeto, non sono una persona che sente la continua esigenza di far sapere agli altri i fatti suoi, di fare continui selfie da pubblicare per essere popolare sui social. Se proprio devo farmi conoscere preferisco farlo con la mia musica e le canzoni per questo “Bouganville” è un lavoro molto personale e lo sento molto mio, ho scritto più di quaranta canzoni ma ne potevo scegliere solo una decina purtroppo, mi sarebbe piaciuto farvele sentire tutte, non è stato possibile”.
Tracklist dell’album: “La mia gente”, “Con il mare a settembre”, “Carta da stracciare”, “Occhi negli occhi”, “Il tuo cuore non esiste”, “Orsa maggiore” , “Stare bene”, “Whisky”, “Niente”.
È “Habanera” il nuovo signolo della cantante e compositrice cubana Yilian Cañizares (classe 1983 di L’Avana). Il brano, primo estratto da “Erzule”, album di inediti in uscita il prossimo 15 novembre, nasce da una commistione di culture diverse tra loro ma allo stesso tempo molto simili come quella haitiana, che ha ispirato l’artista nella realizzazione di questo disco, e quella cubana.
“Ho visitato Haiti per la prima volta nel 2017 per suonare al PAP Jazz Festival – racconta l’artista – dove ho incontrato alcuni artisti locali fantastici come Boukman Eksperyans che mi hanno aiutato a scoprire la cultura musicale di Haiti e tutte le somiglianze con la nostra cultura cubana. Volevo esplorare ulteriormente la cultura creola e ho riunito una band dei Caraibi, dell’Africa e di New Orleans per creare il mio nuovo album”.
Il video, diretto da Javier Garcia Habanera, descrive una complicata relazione d’amore fra due persone che avrebbero molte cose da dirsi ma che, alla fine, parlano solo di banalità, cercando di fuggire dai propri sentimenti. Una danza sensuale, coreografata da Julio Arozarena, in cui i ballerini Chiara Posca, Jaym O’Esso e la stessa Yilian Cañizares interagiscono tra loro esprimendo, con i loro movimenti, l’amore, la tristezza, il desiderio, la sensualità e la frustrazione dietro questa storia.