La musica, si sa, è un’ottima compagnia, soprattutto in giornate come quella di oggi, una domenica un po’ statica che prende il “sapore dell’attesa”. Un’attesa che si prolunga aspettando che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si colleghi in rete e ci aggiorni sulle nuove norme del prossimo dpcm. E così, per passare il tempo, abbiamo dato uno sguardo alle recenti uscite di alcuni dei talenti emergenti presenti sul mercato discografico al momento tra concept album, spoken album e nuovi singoli.
Anticipato durante gli scorsi mesi da “Televendite di quadri”, “Vietnam” e “Persone di vetro”, è uscito finalmente l’atteso secondo album dei Post Nebbia, Canale Paesaggi (Dischi Sotterranei/La Tempesta), che arriva a due anni circa di distanza dal primo progetto Prima stagione. Il concept album esplora l’esperienza emotiva e sensoriale dello spettatore televisivo e non, prendendo ispirazione dal flusso commerciale della televisione regionale, da alcuni scritti di David Foster Wallace e dalla nuova comicità americana dell’assurdo (Eric Andre, Tim & Eric). Il tutto accompagnato da un pop psichedelico elegante e influenzato da stili internazionali, pur affondando le radici nella new wave e nell’art rock di fine anni Settanta-inizi Ottanta. I testi ci riportano alla nostra realtà, facendola però emergere come dimensione dell’asurdo, evocando immaginiin stile “cinema anni Settanta”.
La tracklist: “Canale Paesaggi”, “Televendite di quadri”, “La mia bolla”, “Vietnam”, “Streaming”, “Persone di vetro”, “Interlace”, “Luminosità alta”, “Nuoto sincronizzato”.
Si intitola Quanto era bello (Primalbox / Distribuzione Sony Music Entertainment Italy S.p.A.) il nuovo brano del giovane cantautore milanese Daino (Niccoló Dainelli), classificatosi secondo al Festival di Castrocaro Terme 2020. Il singolo, come racconta il musicista classe 1999, “è una canzone dolceamara, il ricordo di una notte milanese, un locale radical chic, due persone che incrociano le loro storie per un breve tempo tra un appartamento, un letto, un esame andato male e un tram che una sera sembra quasi galleggiare per le strade del centro”. Scritto e composto dall’artista insieme a Stefano Iascone dei Cacao Mental, vede Daino tornare a un sabato sera trascorso per le vie di Milano in compagnia di una ragazza incontrata poche ore prima in un locale. La serata rimane impressa nella mente del protagonista e viene raccontata offrendo al fruitore un contrasto tra le sonorità indie/pop e un testo malinconico.
Lucchetti è il titolo del nuovo singolo di Leo Pari che, dopo “Matrioska”, “Doberman” e “Le Donne Sono Come Le Stelle”, arriva ad anticipare il concept album dell’artista di prossima uscita e che ruoterà intorno al mondo femminile, visto nelle sue innumerevoli sfaccettature. Scritto dallo stesso Pari, Lucchetti ci rimanda un’atmosfera malinconica in contrasto con la vitalità che emerge dalla canzone: nel video, tra movimenti lenti, teneri ed emozionanti, i due protagonisti (Jacopo Antonini ed Eleonora Laurentis) partecipano a una festa in cui loro risultano esser gli unici invitati. Una festa di “fine amore” al termine della quale i giovani si separano, andando ognuno per la propria strada.
Nota per i temi significativi, per sostenere la parità dei diritti e l’uguaglianza tra le persone, di qualsiasi sesso, genere e etnia, torna a farsi sentire Le Deva – band tutta al femminile formato da Greta Manuzi, Laura Bono, Roberta Pompa e Verdiana Zangaro – con il nuovo singolo Brillare da sola. Il brano, scritto da Tony Maiello con la collaborazione di Marco Rettani, è un invito a trovare in se stessi la forza per affrontare le proprie battaglie, senza ricercare conforto in altre persone che possono venir meno nella nostra vita, per riuscire ad amare se stessi al di là di ogni altra circostanza.
“Il nostro bagaglio di vita ci caratterizza ed è da lì che dobbiamo cercare la nostra forza, senza paura di vivere in mezzo a tante stelle che brillano di luce propria – spiega il gruppo – Con questa canzone speriamo di trasmettere un po’ di questa forza e di infondere coraggio per ritrovare la luce che possediamo da sempre ma che spesso fatichiamo a vedere”.
“Giorni silenti e sospesi. Giorni dove le ore smarriscono loro stesse e dove le più piccole azioni diventano imprese da ricordare. L’illusione che la vita si sia fermata alla sera prima prende forma nel suono delle ambulanze in lontananza, nelle strade deserte, nella visione di lune annegate al mattino e di tramonti venuti a confonderci fino a farci dubitare di tutto, persino di noi stessi. Un dubbio profondo, una crepa dell’anima che si insinua sottile separando, passo dopo passo, “la vita di prima” da questi “giorni deserti” dove vestirsi di tutto punto e rispettare gli orari potrebbe non bastare a salvarci dall’inganno del tempo in cui viviamo”. Con queste parole Lory Muratti ci introduce al suo nuovo singolo Giorni deserti che anticipa lo spoken album “Lettere da altrove”.
Il videoclip del singolo (scritto, diretto e montato dallo stesso Muratti) è stato girato in un vecchio ricovero barche sulle sponde del lago di Monate (VA), esattamente negli stessi luoghi in cui è stata ambientata la storia raccontata nelle otto tracce che compongono il progetto musicale. Una rappresentazione emozionante e metaforica del “luogo-non luogo” in cui il mondo si è trovato passare il tempo durante il lockdown degli scorsi mesi di marzo e aprile. Il video è il primo capitolo di una trilogia che accompagnerà con tre visual l’album in uscita il 30 ottobre.
Solo al sole è il nuovo singolo dell’artista fiorentino l’Albero (Andrea Mastropietro) uscito lo scorso 23 ottobre per Santeria Records con distribuzione Audioglobe. Il brano, omonimo titolo dell’album in uscita il 13 novembre, ci porta dritti nel mondo e nella dimensione musicale dell’artista, in una sorta di viaggio personale fatto di grande sensibilità, riflessione e rinascita, tra la musica di matrice estera e musica italiana. Nel testo traspare fra le righe un senso di irrequietezza che anima costantemente l’essere umano nella ricerca di conciliazione tra ciò che è e ciò che sarà.
“Nella vita può capitare di trovarsi in una posizione scomoda, dolorosa, momenti di transizione e di passaggio – asserisce l’Albero – A volte non ci si può nascondere e fare niente, si pensa, anche troppo, e si sta in solitudine, come fossimo stesi al sole, un po’ ci si brucia, un po’ ci si asciuga il fisico e la mente, per poi svuotarsi di ciò che è superfluo e ripartire”.
Speranza, fede, tenacia, esortazione ad amarsi, questi i temi che Loredana Errore pone al centro del suo nuovo singolo Torniamo a casa (Playaudio di Azzurra Music), in uscita il 30 ottobre in radio e in digitale, e che anticipa l’album di prossima uscita. Nel singolo la casa è rappresentata come un luogo nel quale trovare rifugio, riposare, sognare, amare. Un posto nel cuore che dà la forza di affrontare le avversità della vita. Un testo cucito addosso a Loredana, che da piccola in casa ha scoperto la passione per la musica e che da grande nella stessa casa ha trovato la forza e l’affetto per superare le sfide che la vita le ha posto davanti. Il brano è stato scritto da Stefano Paviani e composto e prodotto da Riccardo Quagliato.