Alcune nuove uscite dei giovani talenti emergenti tra musica, riflessioni ai tempo del Covid-19, partecipazioni a programmi televisivi e mission all’insegna della solidarietà.
Gli Hotel Monroe mettono in download gratuito dal proprio sito Under The Ash, bonus track dell’album “Corpo Fragili”. Inoltre, vista l’emergenza covid-19 in corso, propongono una libera offerta a sostegno dell’associazione “Il Cerchio” del ponte di via Libia a Bologna, in prima linea in questo momento di grande difficoltà, fornendo pasti caldi a senza tetto e ragazzi in difficoltà. Il brano, unico in lingua inglese dell’album, nasce dalla penna di Andrea Bertorelli (cantautore parmense) ed è colonna sonora del film “Sotto la cenere” di Lorenzo Bresolin.
È online da ieri (2 maggio) il video di Marionette ft. Carl Brave, nuovo singolo di Random. Nelle immagini, realizzate da Amedeo Tappari e prodotte da Richveel, l’artista e Brave vengono trasformati, come si evince dal titolo, in marionette, accompagnati dalle figure degli alter ego di alcuni fan scelti attraverso un contest lanciato da Random sui suoi canali social. Le “Marionette”, schiave di una relazione tossica, si adoperano al meglio per non perdere la persona amata, inconsapevoli che questa sia proprio il loro burattinaio.
Curiosità Random sarà tra i protagonisti di “AMICI SPECIALI – con Tim insieme per l’Italia”, versione speciale del noto programma “Amici di Maria De Filippi” ripensata in chiave solidale per l’emergenza coronavirus. Quattro le puntate della trasmissione che andranno in onda in questo mese di maggio, durante cui verranno messi in palio premi anti-Covid.
Nembutal è il titolo del terzo singolo – e traccia più psichedelica – di “Memorie dal Futuro”, album alternative rock dei Leda (Enrico Vitali, Fabrizio Baioni, Serena Abrami, Mirko Fermani) in cui ogni canzone ha sfumature diverse. In questa la forma si decompone in un loop sonoro denso di chitarre distorte, echi lontani e ritmo magnetico. Il titolo prende spunto dall’omonimo barbiturico che può essere utilizzato nei percorsi di fine vita.
Il videoclip vede di nuovo la collaborazione tra la band e Marco Bragaglia (già regista del primo singolo “Ho continuato”) che dichiara: “È stato interessante trattare un tema così delicato lavorando con del materiale così vitale come degli spezzoni di filmati analogici di una neonata presi da vecchi VHS. Per realizzare questo video, mi sono immaginato di essere nei panni di questa neonata che oggi è diventata una ragazza. Con gli occhi della ragazza, ho immaginato che stesse facendo un viaggio dentro se stessa, vedendosi nuovamente piccola ed inerme, ma consapevole della sua duplice condizione: avere tutta una vita da vivere, ma al tempo stesso di aver già vissuto e preso delle decisioni che le potrebbero negare un futuro prossimo. Per la realizzazione del video ho avuto un approccio sperimentale e creativamente libero dove ho lasciato fluire tante emozioni contrapposte, facendomi trasportare dalla musica della canzone, immedesimandomi in questa storia di finzione trasformando completamente il girato di repertorio”.
Due i progetti in uscita per il trio indie-rock pugliese Warmhouse: l’11 maggio arriva il secondo singolo Molko Monday, mentre il successivo 22 maggio sarà la volta dell’EP d’esordio della band, 1984 (Spazio Dischi). Il disco nasce da una vecchia Casio-Tone anni Ottanta. Nell’involucro di cartone anche un quaderno ingiallito con delle poesie, versi di amore, prigionia, rimorso, violenza, in una parola: inquietudine. Sono tutte datate 1984, i luoghi sono alcune città sparse per l’Inghilterra, Manchester, Liverpool, e sono firmate da un tale Patrick. Non è che un testamento involontario, così i Warmhouse scelgono i versi dell’ignoto autore d’oltremanica per i loro brani e ne esce un disco vigoroso, intenso, crudo.
Ogni brano è una tappa di un tour nella terra del ricordo, le atmosfere riecheggiano la new-wave allora neonata, il fermento artistico delle province operaie, il fremito delle prime etichette indipendenti e la vecchia Casiotone, fedele, osserva i musicisti scrivere, le chitarre sferragliare.
Si intitola Fuori Piove la nuova ballad del cantautore ossolano Alexo Vitrusano. Nel brano l’artista fonde una melodia in minore dal carattere malinconico con un testo ricco di messaggi positivi: il risultato è un genere emotional-pop che, soprattutto in un periodo delicato come quello del lockdown, crea una forte ed efficace contrapposizione emotiva che porta l’ascoltatore a riflettere su quanto i cambiamenti nelle nostre vite quotidiane (soprattutto nella sfera sentimentale) possano essere repentini, inaspettati e indipendenti dalla nostra volontà.
“Il messaggio è rappresentato da un concetto tanto semplice quanto ancestrale – asserisce Vitrusano parlando del brano – la vita può cambiare da un momento all’altro, anche in ambito sentimentale. La fortuna a volte è cieca, a volte vede ed altre volte passa proprio di qua”.
La pressione sociale e circostanziale alla quale tutti noi siamo soggetti giorno per giorno nel nuovo singolo dei Karma Creep, Vorrei. La volontà di evadere è il tema principale del brano e si contrappone con forza a tutta quella serie di approcci nocivi quali il pregiudizio ed il perbenismo, con l’obiettivo di far riflettere su se stessi e sulle proprie aspirazioni. Il videoclip, girato da Francesco Fontana, che si sviluppa tra il Babila Hostel&Bistrot di Milano e l’arena del parco La Cava di Paderno Dugnano, rappresenta “l’esatta manifestazione dell’incatenamento che tutti noi giornalmente viviamo, misto alla continua voglia di evasione. L’alternanza delle location durante lo scorrere del video rappresenta infatti la dicotomia tra l’esterno che ci forza a chiuderci in noi stessi, visti i continui condizionamenti ai quali siamo sottoposti, e il nostro interno che ci spinge a vivere senza freni”.
“Vorrei è una canzone primordiale, schietta e senza fronzoli con riff graffianti come quando si urla e ritmo sinusale come il cuore che pulsa – spiega la band milanese – È l’espressione del desiderio, la ricerca spasmodica di ciò che ti fa stare bene. È voglia di libertà, di rompere le catene che soffocano l’istinto”.