UMBERTIDE – E’ passato poco più di un mese dal terremoto che ha colpito Pierantonio e le zone limitrofe. La vita va avanti e se è vero che gli umbri sono purtroppo abituati a convivere con questo evento così terrificante, è altrettanto vero che sono molte le persone che ancora non sono potute rientrare nella propria casa.
Di fronte a questa situazione c’è però chi non si tira indietro, chi fa rete, crea legami e si mette insieme per aiutare. E’ questo il senso di “Kintsugi, quando l’arte ricostruisce”, spettacolo di musica, danza, recitazione e pittura ideato dall’artista Moira Lena Tassi e patrocinato dal comune di Umbertide, che si svolgerà venerdì 21 aprile alle 21 presso il museo di Santa Croce di Umbertide.
Un evento all’insegna del potere dell’arte e della solidarietà, il cui ricavato, raccolto tramite l’ingresso a contributo volontario, andrà interamente devoluto a sostegno dei terremotati di Pierantonio.
“Dopo quello che è accaduto – spiega Moira Lena, pittrice e performer nata in Svizzera ma residente a Città di Castello – mi sono immedesimata in ciò che hanno provato e stanno tutt’ora provando le persone che sono state colpite duramente da questo terremoto e mi è venuta l’idea di utilizzare l’arte per poter aiutare. Ho iniziato a proporre il mio progetto a diversi artisti coinvolgendone sempre di più e sono molto contenta perché tutti hanno aderito subito con grande slancio ed entusiasmo, dando prova di grande sensibilità”.
Il titolo dello spettacolo “Kintsugi” trae ispirazione dall’arte giapponese di riparare gli oggetti in ceramica rotti con l’oro. Questo tipo di restauro ha un’alta valenza simbolica in quanto non mira a nascondere le cicatrici dell’oggetto bensì a sottolinearne l’unicità, la bellezza e la capacità di tornare a splendere dopo quella che sembrava una rottura irreparabile.
“E’ un concetto che rispecchia ciò che sta vivendo il paese di Pierantonio – prosegue – e la comunità di persone che vuole rialzarsi e ricostruire. Noi faremo quindi come gli artigiani del Kintsugi e cercheremo di contribuire per quanto possiamo a questa ricostruzione. Lo spettacolo seguirà un filo ed ogni artista diventerà come un artigiano del Kintsugi che con il proprio talento e la propria arte ricopre le ferite di polvere d’oro.
Vogliamo fare questo spettacolo anche per sensibilizzare le persone e dare un messaggio positivo, perché comunque abbiamo tutti un Kintsugi e tutti abbiamo delle ferite da ricoprire d’oro”.
Uno spettacolo colorato da tante diverse sfumature di arte, danza, canto, musica, teatro ed altre sorprese, un coro di voci eterogenee che insieme vogliono lanciare il messaggio del potere della collaborazione: “noi ci siamo messi insieme come artisti per una nobile causa, se lo facessero anche i politici, se lo facessero anche i grandi potenti del mondo… Tante cose sarebbero risolte”, è il pensiero di Moira Lena che per l’occasione ha realizzato anche un’opera pittorica.
“Questo quadro, un quadro a olio su carta Murillo, è un kintsugi, verrà messo in vendita ed il ricavato andrà interamente in beneficenza insieme agli altri incassi. Ho voluto dipingervi un colibrì, piccolo uccellino simbolo di generosità protagonista di una favola africana che amo molto. La favola narra che un giorno nella savana scoppia un grande incendio. Tra tutti gli animali solo il colibrì con il suo minuscolo becco, va a prendere l’acqua al fiume e fa cadere gocce d’acqua per tentare di domarlo. Gli altri animali, i grandi elefanti, le giraffe e i leoni lo prendono in giro ma poi ispirati dalla sua perseveranza iniziano ad imitarlo e tutti insieme riescono a spegnere l’incendio.
Dal più piccolo al più grande, noi lanciamo questo messaggio.”
Spinta dalla sua sensibilità verso le tematiche sociali ed ambientali, che la porta a cercare sempre nuovi linguaggi per comunicare, non è la prima volta che Moira Lena Tassi indirizza la sua arte verso una nobile causa. Pittrice ma anche performer che, in un’ottica di rispetto per l’ambiente e la sostenibilità, spesso realizza da sé i propri costumi a partire da materiali cui dona nuova vita, ha partecipato recentemente a “Woman Life Freedom”, evento ideato dalla conduttrice Marisa Laurito e curato dalla storica dell’arte Sabina Fattibene, che si è svolto a Roma in via Margutta.
Con un abito su cui l’artista ha dipinto un corpo nudo di donna ricoperto da profonde ferite, Moira Lena ha voluto esprimere la sua solidarietà e il suo dolore per le condizioni delle donne iraniane, riportare l’attenzione sulle recenti tragedie avvenute attraverso un’opera ma anche con una performance, interpretando la poesia “Una Finestra”, della poetessa iraniana Forugh Farrokhzad.
Sulle spalle, un velo nero in segno di lutto, sul quale vi era però ricamata la scritta “Sii viva e libera” perché, come lei stessa afferma, “non basta pensarsi libere, bisogna esserlo”.
Gli artisti che parteciperanno allo spettacolo di venerdì 21 aprile sono:
DANZATORI
Csd Umbertide
Danza Nov’Art
Diamante Danza
AIKIDO
Satori Dojo
MUSICISTI
Fabio Battistelli
Laureta Cuku Hodaj
Fiorella Dipentima
Anthony Guerrini
Samuele Martinelli
Mohan Testi
CANTANTI
Rossitza Bordjieva
Fiorella Dipentima
Stella Peruzzi
Andrea Sari
ATTORI
Valentina Martinelli
Giordano Petri
VENTRILOQUO
Andrea Radicchi
PERFORMER
Moira Lena Tassi
Per maggiori informazioni: moiralena@virgilio.it – https://www.clubarte.it/artista/tassi-moira-lena/