SOS: gli affreschi della chiesa di San Mamiliano hanno bisogno di recupero e restauro urgenti

FERENTILLO – Torniamo alla chiesa di San Biagio nella frazione di San Mamiliano per segnalare una emergenza riguardo il patrimonio storico artistico: alcuni affreschi  necessitano di un tempestivo intervento di recupero o perlomeno di una immediata manutenzione per tamponare il loro degrado. Si tratta di alcuni dipinti situati sia nel presbiterio che su due nicchioni nella parete laterale di sinistra. Nel presbiterio è emerso da sotto lo scialbo un grazioso San Sebastiano martire dal volto dolcissimo, probabilmente eseguito alla fine del XVI inizi XVII secolo dalla mano di un pittore umbro di scuola spoletina.  Il dipinto faceva parte di una serie di decorazioni andate perdute a causa di infiltrazioni che hanno rovinato tutta la parete compreso il superstite altare devozionale di San Biagio. Lateralmente, vicino alla porta di accesso alla sacrestia, un altro altare, dove la nicchia è stata interamente affrescata verso la fine del XVI secolo ma evidentemente  rimaneggiata nel XVII secolo. La Madonna col Bambino al centro in un tronetto (nella foto di copertina); la Vergine indossa una tunica paonazza e un manto azzurro che la copre dalla testa; il Bambino in piedi  sulle cinocchia della Madre con la mano destra benedice.

La sacra raffigurazione è contornata da quattro Santi: Biagio (nella foto) e Il Battista in primo piano a sinistra e a destra mentre in secondo piano, San Pietro Apostolo e San Giovanni Evangelista. Tutti i personaggi indistintamente sono in atto di preghiera. Il dipinto si conclude con  l’ incoronazione della Vergine da parte di due angeli in volo. Anche questo affresco necessita di urgente recupero a causa delle infiltrazioni e  umidità che  hanno peggiorato il mantenimento dei colori nel corso del tempo.

Altro affresco interessante della fine del XVI secolo e sulla nicchia della parete laterale e riproduce un Sant’Antonio Abate in cattedra che tiene con la  mano destra  il libro aperto (nella foto) . Il Santo in questo affresco, sfoggia in capo la mitra. Una statua devozionale  del Santo e posta davanti al dipinto.  E bene sottolineare, ancora una volta  che in questo edificio a San Mamiliano, è conservata una delle opere più importanti della pittura in Umbria al tempo di Raffaello, ossia la pala di altare con lunetta e predella distinta in cinque formelle, situata sull’ altare maggiore, raffigurante la Madonna col Bambino tra Santi. Quindi il luogo, oltre ad essere conosciuto per questa sua preziosità, potrebbe essere ancor più arricchito se anche queste emergenze che abbiamo segnalato, saranno intelligentemente recuperate a dovere.

Carlo Favetti: Nato a Ferentillo, ho pubblicato saggi d'arte, volumi di storia e libri di poesie. Ho collaborato con il Corriere dell'Umbria dal 1998 al 2010 e poi con il Il Giornale dell'Umbria. Nel 1993 ho fondato l'associazione culturale Alberico I Cybo Malaspina.