SoS Covid: l’Umbria chiama Cuba per chiedere medici e vaccini

PERUGIA – SoS Covid: Umbria chiama Cuba. Così come hanno fatto Lombardia e Piemonte, è l’auspicio dei capigruppo del Pd e M5S Tommaso Bori e Thomas De Luca, che annunciano una mozione in cui chiedono alla giunta “di attivarsi per l’invio in Umbria di personale medico sanitario volontario da Cuba come fatto da Lombardia e Piemonte per Crema e Torino e per verificare la disponibilità, una volta validati da AIFA ed EMA, del vaccino Soberan 1 e 2. Il personale sanitario cubano è indiscutibilmente all’avanguardia nel soccorso e nella conduzione di situazioni emergenziali come dimostrato non solo nel corso dell’intervento sul territorio italiano, ma anche durante la diffusione di colera ad Haiti ed Ebola in Africa“.

Ciò, spiegano i due esponenti dell’opposizione “Per colmare i gravi ritardi e le mancate assunzioni in Umbria, la giunta Tesei ha ottenuto soltanto l’invio di 19 unità di medici e infermieri da parte della Regione Lombardia, assolutamente insufficienti per affrontare la situazione”.

Riguardo i vaccini,  Bori e De Luca chiariscono che “in questo quadro il vaccino è il mezzo più efficace che può permettere al nostro territorio di uscire dall’emergenza. Non a caso l’assessore alla Sanità, in consiglio regionale, ha dichiarato di valutare l’acquisto, una volta validati, di vaccini provenienti da Paesi stranieri. Una recente inchiesta del Sole24Ore ha certificato come Cuba stia sperimentando due tipi di vaccino anticovid attraverso il ‘meccanismo Covax’, creato sotto l’egida dell’Organizzazione mondiale della Sanità per promuovere un equo accesso ai vaccini nei paesi poveri. I due vaccini sono Soberana 1 e 2, di cui quest’ultimo dovrebbe terminare la fase 3 entro marzo 2021. Il vaccino prodotto e sperimentato a Cuba potrebbe essere un valido supplemento agli attuali in commercio, anche perché si potrebbero acquistare a un prezzo inferiore o prodotto su licenza in Italia. Le nostre – concludono  – sono sollecitazioni e proposte che vanno nell’ottica di coadiuvare la Giunta regionale, con spirito propositivo, in questo difficile momento, all’insegna del principio di cooperazione e disponibilità tra Istituzioni e Paesi diversi e lontani, che potrebbe accrescere conoscenze di tecniche e di esperienze dissimili per una crescita sotto ogni profilo”.

Redazione Vivo Umbria: