SOS chiesa di Loreno: gli affreschi della Scuola dello Spagna necessitano di urgente recupero

FERENTILLO – I dipinti ancora leggibili nella chiesetta romanica di San Govanni Evangelista nella frazione di Loreno necessitano di un urgente recupero. Dipinti della prima metà del XVI secolo attribuiti ad un allievo di Giovanni di Pietro detto lo Spagna probabilmente Giovanni di Girolamo Brunotti sullo scorcio  del 1523.

Ricordiamo che la chiesa fino agli anni ’70, era in grave stato di abbandono, una parte di essa era crollata. Grazie agli amici in memoria dell’avvocato Zingarelli di Terni fu recuperata e questo patrimonio artistico e’ pervenuto fino ai giorni d’ oggi. Ma ritorniamo a questi dipinti che sono un vero gioiellino e che meritano una sistemazione migliore. Tutta l’ abside e’ stata affrescata. Nel catino  e’ raffigurata l’Incoronazione della Vergine tra nuvole e teste cherubiche (una ripetizione dell’opera  omonima  del Lippi presso la cattedrale di Spoleto, assai comune in Valnerina).

Nella parete centrale invece è dipinta la Crocifissione a destra l’ Addolorata  e ancora a destra,  all’angolo, una Santa Caterina d’ Alessandria mentre a sinistra del crocifisso San Giovanni Battista. La Madonna Addolorata indossa una tunica paonazza e un manto bleu scuro; Santa Caterina indossa  una tunica di color  acqua marina e un manto palazzo, con la mano sinistra si appoggia alla ruota dentata con la destra mostra una palma simbolo del martirio. Il Battista indica con la mano destra alzata il Cristo Crocifisso. Sullo sfondo la vallata, il paese di Ancaiano e la sua rocca. Ma non finisce qui,  in una nicchia, sulla parete di destra è raffigurata una Santa Lucia sempre del XVI secolo recante in mano il piattino con gli occhi. L’ interno della chiesa è a unica navata. La facciata in pietra termina con un campanilismo a vela con campane. La chiesa come tutto il piccolo agglomerato abitativo, è situato sul sentiero che da Gabbio – Nicciano  giunge al monte Solenne per proseguire verso l’ Abbazia di San Pietro in Valle. Quindi meritano una attenzione particolare questi dipinti rinascimentali affinché tanto patrimonio sia recuperato e fatto conoscere ai turisti e visitatori.

Carlo Favetti: Nato a Ferentillo, ho pubblicato saggi d'arte, volumi di storia e libri di poesie. Ho collaborato con il Corriere dell'Umbria dal 1998 al 2010 e poi con il Il Giornale dell'Umbria. Nel 1993 ho fondato l'associazione culturale Alberico I Cybo Malaspina.