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Si siedono ben 42 (per ora) organizzazioni al Tavolo del governo per lo spettacolo dal vivo e il cinema

Chissà, probabilmente è giusto così. Certo trovare una sintesi non sarà facile viste le tante e diversificate voci che prenderanno la parola. Registriamo, certo, con favore il fatto che almeno si sia deciso di ascoltare nella opportuna sede chi ha qualcosa da dire e recriminare al governo centrale rispetto al vituperato settore della cultura, in questo specifico caso trattasi di spettacolo dal vivo, cinema e audiovisivo. E’ anche vero che in linea generale le specificità dei singoli settori non aiutano a fare corpo unico, ma in questo caso le convergenze ci sono, dettate drammaticamente da comuni necessità. E sono sotto gli occhi di tutti.

Ad ogni modo ecco l’annuncio dato dal ministro Dario Franceschini: “Nasce il tavolo permanente per lo spettacolo e il cinema, necessario per l’ascolto costante di tutte le realtà di questi settori pesantemente colpiti dalla pandemia. Il dialogo continuo di questi mesi ha permesso di adottare importanti misure condivise. È ora di fare di questo dialogo un metodo di lavoro”.

Segue l’elenco delle sigle: nella sezione per lo spettacolo dal vivo Afi, Agis, Aidap, Anem, Anfols, Assolirica, Assomusica, Atip, Bauli in piazza, Cgil, Cisl, Cresco, Facciamo la conta, Fas, Federvivo, Feditart, Fem, Fials, Fime, Fimi, Italia live, La musica che gira, Pmi, Squadralive, Scena Unita, Ugl, Uil, Unita.

Nella sezione per il cinema e l’audiovisivo 100 Autori, Agici, Anac, Anica, Apa, Ape, Cgil, Cisl, Cna, Fidac, Ugl, Uil, Unita, Univideo.

“Si tratta comunque – precisa il MiBACT – di un tavolo aperto che potrà sempre essere integrato da ulteriori associazioni od organizzazioni. Il tavolo esamina le problematiche connesse all’emergenza da covid-19 nel settore di competenza e valuta l’adozione delle opportune iniziative relative alle misure per far fronte ai danni diretti e indiretti derivanti dall’emergenza sanitaria, con particolare riguardo alla tutela dei lavoratori”.

Al momento, dopo i preliminari, non è stata resa nota la data del primo incontro. Certo è che il tempo stringe. E le necessità sono molte, vitali. In alcuni casi di mera sopravvivenza, al punto da chiedersi: il tavolo è apparecchiato, da mangiare cosa c’è?

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