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Sfrecciano i vaporetti, tre giorni con la 56esima edizione della Corsa a Spoleto

SPOLETO – È in attesa ai blocchi di partenza, ancor più scalpitante dopo due anni di fermo, quella che può essere definita la corsa più pazza del mondo in versione nostrana, un originale appuntamento le cui origini sono strettamente intrecciate alla storia della città.

Stiamo parlando della Corsa dei Vaporetti di Spoleto, giunta ormai alla 56º edizione che  si svolgerà il 17, il 18 e il 19 giugno lungo le vie del centro storico della città.

 

I vaporetti sono piccoli e aerodinamici mezzi dalle ruote metalliche, progettati per ospitare due persone: una seduta davanti alla guida ha il compito di mantenere la rotta lungo curve, discese e fondi sconnessi mentre l’altra, in piedi dietro, spinge e frena a seconda delle esigenze. Il tutto a grande velocità lungo i 1250 metri di percorso che va da piazza Pianciani a piazza Garibaldi.

In attesa che la bandierina a quadri bianchi e neri dello starter cali per sancire l’inizio della gara, abbiamo raggiunto Fabrizio Luchetti, presidente dell’associazione Vaporetti Spoleto, per farci raccontare l’origine della festa e del nome, sul quale ci sono varie interpretazioni.

Probabilmente quest’ultimo fu scelto oltre cento anni fa, a ricordo della mitica Vaporiera, “’u Vapore”, il servizio automobilistico tra Spoleto e Norcia, uno dei primi in Italia, ufficialmente inaugurato il 12 ottobre 1902 e che restò in funzione fino al 1909.
L’opera, figlia del nascente fervore industriale e tecnologico, aveva l’obiettivo di sostituire il servizio di diligenza a cavalli e, come si legge in un fascicolo datato novembre 1901, fu realizzata in seguito ad un investimento previsto di centomila lire dopo che Vittorio Arcioni, l’ingegnere preposto al progetto si pronunciò a favore del ricorso ad automobili con vapore piuttosto che elettrico o a benzina (fonte Comune di Spoleto).
Da qui “i vaporetti”, in origine solo pezzi di legno e latta tenuti insieme da corde, mezzi costruiti da ragazzini entusiasti di lanciarsi a tutta velocità lungo le ripide strade della vecchia Spoleto.

Ma la corsa è collegata anche alla storia dei minatori di lignite di Morgnano, che facevano la spola con la città. Solo una volta l’anno, in occasione dell’Epifania, i loro carrelli normalmente pieni di detriti, si riempivano di calze da donare ai bambini in una sfilata che coinvolgeva tutta la città.

 

Se non si conosce con precisione l’origine della festa, si sa per certo come questa sia entrata nel cuore degli spoletini conquistando un posto d’onore nella memoria storica del luogo mentre gli anni vedono la tradizione consolidarsi e fermarsi solamente nel periodo del secondo conflitto mondiale.

 

“Da lì in poi la corsa si è evoluta – racconta Luchetti –  prima della guerra si facevano delle gare da Monteluco venendo giù, poi delle gare interne nella città. Alla fine la cosa è stata ufficializzata subito dopo la guerra, quando il Comitato Universitario Spoletino con la Festa della Matricola, ha organizzato una corsa di questo tipo all’interno della città, da Spoleto alta a Spoleto bassa lungo quella strada che dal 1940 taglia tutta la città per far passare carri e auto.

Si è evoluta sia come manifestazione sia come mezzi che ora sono costosissimi e tecnologicamente molto avanzati.

Negli anni abbiamo portato avanti questa tradizione con diverse associazioni che si sono date il cambio fino al 2019, quando abbiamo dovuto interrompere per via della pandemia.

Fino a lì avevamo fatto molti passi avanti, per esempio abbiamo lungo il percorso dieci telecamere e facciamo una trasmissione in 4K hdr su una serie di maxischermi e diretta streaming.”

Le aspettative per questa particolare edizione di ritorno sono alte: “per la città questo è un evento estremamente particolare, un’occasione sociale di aggregazione che conta nei tre giorni della corsa 20, 22mila persone sul percorso e quest’anno contiamo di riprendere in grande.

Sabato 11 abbiamo fatto la presentazione di tutti gli equipaggi a piazza Duomo, cosa che per noi è stato un punto di arrivo perché non eravamo mai riusciti ad ottenere quella piazza per farlo e l’abbiamo riempita completamente, la piazza, la scalinata, un bellissimo momento. ”.

Per quanto riguarda le iscrizioni “abbiamo 44 coppie di iscritti e 9 di categoria under 18, la categoria giovanile alla quale teniamo molto. E’ importante avvicinare i giovani a questa tradizione, per questo abbiamo anche un rapporto molto forte con le scuole spoletine. Facciamo con loro dei concorsi come ad esempio il miglior disegno oppure c’è la scuola di moda ci fa i vestiti per le “Miss Vaporetti”.

Quest’anno, alla fine del progetto Vaporetti Scuola, è stato Alessandro Mosca della V D del liceo scientifico Alessandro Volta a presentare un video che raccoglie tutto ciò che c’è da sapere sulla corsa, forse uno dei migliori video che abbiamo”.

 

Il primo appuntamento è venerdì 17 giugno alle 19.30 con il ritrovo di tutti i partecipanti in piazza Pianciani, per consultare il programma completo: https://vaporettispoleto.it/

 

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