PERUGIA – Una sfilata di moda, molto particolare, per “colorare” la vita. E’ in programma venerdì 29 marzo, nella sala delle Colonne della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. L’appuntamento è alle 17,30, nello storico edificio di corso Vannucci 47, per il defilé della collezione primavera-estate 2019 di capi di abbigliamento ed accessori della maison “Idea Mode” di Cannara. Si tratta di una serie di modelli particolare perché a decorare e rendere unici pantaloni, borse shopper, magliette ed altri capi sono state persone con disabilità psichico-fisica della Comunità Capodarco di Perugia onlus.
Si vedranno sfilare abiti ed accessori con disegni di fiori, cieli, soli, volti gioiosi o tristi, in un groviglio di linee colorate che sembrano il frutto di un gioco. Ad accompagnare e monitorare il loro lavoro nei laboratori della comunità, insieme alla responsabile operativa del progetto Roberta Marcagnani, c’era lo stilista Marco Dell’ Oglio.”Ogni capo – sottolinea lo stilista – è unico, frutto di un lavoro in cui ciascuno si è espresso in piena autonomia”. Fantasie, sogni, paure disegnati prima su carta e poi ricopiati dagli autori (una quarantina, di tutte le età) con pennarelli colorati sui tessuti di indumenti e su borse realizzati da “Idea Mode”.
Prenderà parte all’iniziativa anche la stylist perugina Linda Boranga che, avendo lavorato a lungo nel mondo delle sfilate e dei servizi fotografici, cercherà di coordinare gli abiti rispettando lo stile e la comunicazione della collezione, seguendo anche il makeup di Graziano Giommaroni, esperto di bellezza e di immagine. Sulla passerella della sala delle Colonne sfileranno non solo modelle professioniste ma anche persone comuni. Il tutto sarà ripreso dall’occhio esperto del fotografo Lorenzo Montagnoli e in video da Letizia Mezzanotte.
La sfilata rientra nell’ambito del progetto “Coloriamo la vita” sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. “Un’esperienza, cominciata da circa un anno, che – spiega la presidente della Comunità Capodarco di Perugia onlus, Francesca Bondì – vuole unire il sociale con il mercato. Un percorso di valenza terapeutica che potrà avere anche risvolti economici, oltre a favorire l’inserimento occupazionale delle persone con disabilità psico-fisica, coniugando così etica, estetica e logica di mercato”.