CALVI DELL’UMBRIA – Il filo d’Arianna? Certo, ma stavolta più che a orientare il Teseo di turno, a Calvi dell’Umbria viene utilizzato per perdere la cognizione della realtà e dello spazio per attraversare un mondo fatto di incontri particolari, magici: artisti di strada, musicisti, attori, giocolieri, ventriloqui, trampolieri, ballerini, truccatori. E’ la “Notte del labirinto“, XII edizione, che Calvi dell’Umbria ospiterà stavolta sabato 13 agosto dopo tre anni di assenza.
L’iniziativa, singolare, avrete capito anche dalle foto, è organizzata dalla Pro Loco di Calvi e dal Comune.
Tutto inizierà alle ore 19 in punto con filo rosso che indicherà ai visitatori il percorso da seguire per assistere a spettacoli, gustare i prodotti locali nei vari punti di ristoro e ammirare lo splendido panorama
IL FILO ROSSO
Basterà seguire il filo che parte da piazza Mazzini e si snoderà attraverso vicoli e piazzette che diventeranno un palcoscenico dove artisti di strada, musicisti, attori, giocolieri, ventriloqui, trampolieri, ballerini, truccatori e tanto altro si esibiranno sotto le stelle. I partecipanti, accompagnati da una band “itinerante” saranno guidati dal filo rosso: la manifestazione, infatti, fa riferimento all’idea stessa del labirinto, un luogo intrecciato nel tempo e nello spazio che si rifà in qualche modo al racconto mitologico di Arianna e del Minotauro.
“Il nastro rosso che fa da filo conduttore lungo tutto il percorso – spiegano gli organizzatori – non ha lo scopo di far trovare la via d’uscita a chi si avventura nel ‘Labirinto’, al contrario è il mezzo attraverso il quale è possibile abbandonare il contatto con la realtà e perdersi in un’atmosfera fatata. Accettando di entrare nel ‘Labirinto’ lo spettatore sarà catapultato in un mondo incantato dove niente è come sembra, dove la fantasia diventa realtà, dove ad ogni angolo troverà qualcosa di inaspettato, completamente diverso da quello che si è appena lasciato alle spalle. Facendosi guidare dalla vista, dall’udito e dal gusto e lasciandosi andare all’immaginazione sarà possibile vivere un’esperienza unica, perdendo, per qualche ora, la concezione della realtà. Perché in fin dei conti il ‘Labirinto’ è l’unica realtà che ci offre una via d’uscita”.
Dopo la mezzanotte la festa continua a suon di musica nei giardini dell’ex monastero.