Secondo posto per Andrea Paris a Italia's Got Talent

ROMASecondo posto per Andrea Paris all’edizione 2019 di “Italia’s Got Talent”, lo show andato in onda il ieri sera su Tv8. Il “prestigiattore” di Foligno ha dovuto cedere lo scettro al pianista Antonio Sorgentone. Peccato per il giovane umbro che anche nella serata finale ha saputo divertire e coinvolgere il pubblico presente. I suoi numeri, infatti, sono sempre conditi da una grande verve comica. Anche ieri sera Andrea ha coinvolto nel suo numero due dei giurati: Frank Matano e Claudio Bisio. Con le mani legate e la sua verve affabulatoria, Paris ha fatto apparire e sparire carte da gioco a ripetizione, senza mai toccarle o manipolarle. E’ stata un’esibizione densa di colpi di scena ma che non ha convinto fino in fondo il pubblico, che per la finale è il giudice del talent decretando il vincitore.
Ma anche arrivare secondi non è cosa da poco in quanto nei mesi scorsi la giuria – composta Frank Matano, Mara Maionchi, Federica Pellegrini e Claudio Bisio – ha visto, ascoltato e selezionato centinaia di talenti per poi portarne solamente 15 alla finale: 5 Golden Buzzer insieme ai dieci posti assegnati alle semifinali.
Tutta l’Umbria ha sostenuto Paris in questi giorni. Su Facebook è stata aperta una pagina denominata “Io sto con Andrea Paris” che ha già più di 7mila seguaci, tra cui Antonio Mezzancella, imitatore e cantante perugino vincitore dell’edizione 2018 di “Tale e quale show” (RaiUno).
Oggi nelle sue pagine Andrea ha pubblicato un post: “Ringrazio a modo mio con ironia e leggerezza! Grande Antonio Sorgentone… meritato il primo posto! Non sono arrivato secondo da solo, la vera vittoria è stata trovarsi sul palco e fuori nelle pause con 15 artisti pieni di passione. Non era scontato diventare amici durante una competizione ma la magia dell’arte fa miracoli… grazie a tutti… grazie alle persone a casa che ci hanno sostenuto… grazie! Io sono una persona che non vede mai la sconfitta ma sempre l’opportunità di imparare qualcosa… perciò mi metto subito al lavoro”.

Luana Pioppi: