MASSA MARTANA – La seconda edizione di “massamARTana festival 2022” si terrà dal 7 al 28 ottobre al Teatro Comunale “Consortium”. A illustrare il programma l’assessore alla Cultura del Comune di Massa Martana Chiara Titani e l’autore Germano Rubbi.
Gli spettacoli saranno tutti gratuiti il costo dell’intera manifestazione è a carico del comune di Massa Martana: “Siamo molto fieri – ha detto Titani – di questo perché un comune piccolo come il nostro ha deciso di puntare sulla cultura. Ormai il Teatro comunale è considerato dai cittadini la casa dell’arte, una identità importante che come amministrazione vogliamo continuare a incrementare”. I nomi che presenti nel cartellone parlano da soli e danno concretezza a questo progetto che ha l’ambizione di attirare spettatori della media valle del Tevere. “Il fil Rouge di quest’anno è l’ironia e la comicità tant’è – ha spiegato Rubbi – che tre spettacoli su quattro sono comici ma con uno spazio lasciato alla riflessione. Lo spettacolo del 7 ottobre è legato alla musica classica proprio per accontentare tutti i palati”.
IL PROGRAMMA
Venerdì 7 ottobre
“DUE VITE SU UN PENTAGRAMMA”
Regia di Francesco Verdinelli e l’aiuto regista Gabriella Carmen Marin, con Debora Caprioglio (nella foto di copertina), Cristiana Pegoraro, Germano Rubi. “È una domenica mattina dell’anno 1841 e siamo a Lipsia, al numero 5 della Inselstrasse. In quell’appartamento -si legge nella nota di presentazione – abita una giovane coppia di musicisti: Lui è Robert Schumann, ha 31 anni ed è uno dei compositori che più si sta affermando nella scena musicale europea. Lei è Clara Wieck, 22 anni. seppur giovane è già una pianista affermata la cui traiettoria è in continua ascesa: contesa dai teatri e dalle corti più in vista dell’epoca. Sulla tavola ben apparecchiata, c’è un quaderno pieno di scritti, appunti e riflessioni e lavori iniziati. Sono le note del diario scritto dai due giovani sposi. All’indomani delle nozze, Robert ha avuto l’idea di tenere questo quaderno a quattro mani, ovvero a settimane alterne. Le pagine di questi diari, oltre a far emergere gli aspetti più intimi dei due sposi musicisti, risultano essere piene di struggente bellezza e poesia. La meraviglia di queste pagine, però, non nasce solo dalle illuminazioni poetiche, ma da una miriade di dettagli e annotazioni che riportano in vita musiche, spartiti, stralci di discussioni e annotazioni che compongono la vita, musicale e non, degli Schumann. Un pianoforte e due leggii. Questo è quello che apparirà sulla scena. Al piano ci sarà Cristiana Pegoraro; pianista di fama internazionale. Sarà accompagnata dai due attori: Debora Caprioglio interpreta Clara, mentre Germano Rubbi, sarà suo marito Robert Schumann. Essi porteranno in vita gli aspetti più intimi e segreti dei due musicisti innamorati: della loro relazione, della musica e, soprattutto, della vita. Ogni singola citazione musicale che emergerà nel racconto prenderà vita attraverso il pianoforte come se, improvvisamente, lo spettatore vedrà materializzarsi davanti a sé, non solo i due musicisti, ma anche i grandi compositori citati, spesso amici personali dei due.
Giovedì 13 ottobre
“SERATA CON DEL POTENZIALE”
Spettacolo di Marco Ceccotti. “Un flusso di incoscienza strabordante -si legge nella nota di presentazione – una carrellata di scene di vita vissuta male, storie inusuali di tutti i giorni, un concentrato di tragedie da ridere. Attori e pupazzi leggono racconti surreali, recitano scenette (o sketch se proprio vogliamo usare un’espressione del tutto inglese/americana oramai in voga.) declamano poesie all’insegna della bizzarria comica, del surrealismo audace, del politicamente leggermente scorretto mescolando umorismo alto con umorismo basso e umorismo medio.
Sabato 22 ottobre
“GUANTI – BIANCHI”
Liberamente ispirato a l’ARTE SPIEGATA AI TUZZI, di Paola Guagliumi, di Edoardo Erba, diretto ed interpretato da Paolo Triestino, musiche di Natalia Paviolo – Diaghilev. “Antonio ha passato la vita a trasportare opere d’arte, e anche se non ha studiato, ha finito per capirle meglio dei professori. Raccontando del suo mestiere – si legge nella presentazione – con un linguaggio rozzo, comico ma intelligente, prende per mano il pubblico e lo fa viaggiare attraverso due millenni di capolavori. Parla soprattutto per i ragazzi del suo paese, spettatori indifferenti di un delitto infame. È convinto che, per rimanere umani, abbiano bisogno prima di tutto di capire cos’è la bellezza”.
Venerdì 28 ottobre
“SEE PRIMARK AN DIE”
Spettacolo di Claire Dowie, traduzione di Elena Maria Aglieri e Carlo Emilio Lerici, con Martina Gatto, regia Dafne Rubini. “Le nostre città sono invase da negozi. Ogni strada è una sfilza di vetrine e ogni vetrina un mondo di tentazioni. Cosa accadrebbe se, un giorno, in questo mondo di acquisti, ci si svegliasse incapaci di comprare? Accade alla protagonista del testo di Claire Dowie – spiega la nota di presentazione -prima di mettere piede nel suo negozio preferito. L’incapacità – quasi la fobia – di acquistare si impossessa di lei, trascinandola alla scoperta di realtà sconosciute e disorientanti. Irriverente, a tratti poetico, il monologo della Dowie sa metterci in crisi guidandoci tra i pensieri ad alta voce di qualcuno che ha scelto un’altra strada”.