SCHEGGINO – Cogliere segnali vitali in una situazione che pare di totale stagnazione è indispensabile in questi momenti. Tutto ciò che potrà consentirci di iniziare a tornare a “camminare”, a procedere verso percorsi già battuti e su altri invece da esperire, da trovare, da immaginare, è indispensabile. Dunque, ai lettori di Vivo Umbria oggi proponiamo una notizia che va in questa direzione: l’Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa ha dato il benvenuto al Museo del Tartufo Urbani che si unisce, così, alla rete nazionale per la promozione e la valorizzazione dell’identità e della cultura d’impresa. E si tratta per l’Umbria di una new entry.
Soddisfazione è stata espressa in questa nota stampa da Antonio Calabrò, presidente di Museimpresa.
“In un momento storico, economico e sociale come quello che stiamo vivendo riteniamo ancora più significativo l’ingresso di nuove realtà nella rete della nostra Associazione. È un segnale importante perché è anche da una rinnovata cultura d’impresa che verrà la ripresa della vita economica e sociale del nostro Paese. Sono i territori, le imprese e le persone che custodiscono la storia e i valori dell’Italia e ne rappresentano la memoria collettiva e le chiavi per un migliore futuro. Proprio da qui, da una condivisione del passato e dell’evoluzione italiana dobbiamo ripartire e guardare al futuro, con innovazione e sviluppo”.
La scheda
Il Museo del Tartufo Urbani si trova a Scheggino e porta il cognome della famiglia di imprenditori, custodi dell’oro nero della Valnerina. La scelta dei locali museali non è stata casuale: si trova in quello che è stato il primo stabilimento Urbani, fondato da Paolo Urbani alla fine del XIX secondo nella propria abitazione.
Attraverso il percorso museale, il visitatore viaggia in quasi 200 anni della storia Urbani tra ricerca, lavorazione, conservazione e diffusione del prezioso frutto nero della terra, dagli inizi dell’attività fino ad arrivare ai progressi compiuti nella lavorazione e nella commercializzazione del tartufo, tra i numerosi scatti in bianco e nero e oggetti d’epoca. Per esempio i primi lavatoi a mano improvvisati nella casa-azienda di Carlo Urbani e di sua moglie Olga fino alla lettera di ringraziamento del presidente Ronald Reagan per quel tartufo da 1,1 Kg inviato dai fratelli Bruno e Paolo. Di grande interesse anche le testimonianze scritte: fatture scritte a mano, telegrammi e lettere – anche personali ricevute dagli Stati Uniti da parte di un ramo della famiglia Urbani, trasferitasi oltreoceano per diffondere la cultura del tartufo.
Cos’è Museimpresa
Cultura d’impresa e Made in Italy sono al centro dei progetti di Museimpresa, l’Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa nata nel 2001 e supportata attivamente da Assolombarda e Confindustria. L’Associazione, unica a livello europeo, riunisce musei e archivi di grandi, medie e piccole imprese italiane che mettono il loro patrimonio a disposizione della collettività. Museimpresa svolge attività di ricerca, formazione, sviluppo e approfondimento nel campo della museologia e dell’archivistica d’impresa. Negli anni è diventato un network che dialoga costantemente con enti culturali, istituzioni private e pubbliche, tra cui il MIBAC Ministero dei beni e delle attività culturali, il MIUR Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il MAECI Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.