PERUGIA – “Servono interventi tesi a rilanciare i consumi, sensibilizzando i circuiti Horeca e Grande Distribuzione al fine di privilegiare i prodotti regionali, con politiche di incentivo-disincentivo”. È solo la prima richiesta di Confagricoltura Umbria rivolta al mondo della distribuzione e ai consumatori per sostenere la produzione dell’olio di oliva umbro.
Oltre a riprendere i progetti di promozione al consumo, per Confagricoltura Umbria occorre anche accelerare la messa a punto del bando di filiera olivicola (gli incontri tecnici convocati dall’assessorato regionale all’agricoltura prenderanno il via martedì 1 settembre). La proposta è quella di seguire una linea di indirizzo che parte, sottolinea Viola, “dal finanziamento di impianti olivicoli di nuova generazione con cultivar locali e i loro semenzali”.
Assoprol Umbria dà anche qualche prima anticipazione sulla campagna 2020: si prevede un proficuo raccolto, le alte temperature delle ultime settimane hanno tenuto sotto controllo l’infestazione della Mosca delle olive, che al momento non ha condizionato la qualità. “In questi ultimi anni stiamo assistendo ad un cambiamento dei cicli biologici dell’olivo, condizionati soprattutto del mancato freddo invernale. Quest’anno abbiamo avuto in Umbria una fioritura anticipata di circa un mese rispetto a quella del 2019. In effetti alla fine del mese di aprile erano presenti le prime mignole pronte all’antesi, che grazie ad una buona allegagione, ci fanno ben sperare per un proficuo raccolto in tutta la regione. Le alte temperature delle ultime settimane hanno tenuto sotto controllo l’infestazione della Mosca delle olive, che al momento non ha condizionato la qualità delle stesse, la quali si presentano sane e nella fase d’ingrossamento della polpa. Grazie alle ultime piogge stiamo superando anche gli stress idrici, tipici di questo periodo. Purtroppo alcune grandinate estive, in aree circoscritte, hanno causato pesanti danni alle aziende colpite che vedono pregiudicato parte del raccolto. Nel caso specifico riscontriamo danni alle olive caratterizzati dalla caduta delle stesse e in alcuni casi presentano cicatrici in fase di suberificazione. Ci prepariamo a superare l’ultimo mese prima della raccolta, attraverso un attento monitoraggio della Bactrocera, dove le escursioni termiche giornaliere favoriranno la formazione dei fenoli nelle drupe”.