San Pietro in valle il catino e l’abside tra il maestro di Eggi e Ursus

FERENTILLO – Il maestro di Eggi, questo pittore umbro spoletino che ci ha lasciato un vasto patrimonio di dipinti sparsi un po’ ovunque, soprattutto in valle spoletana, Valnerina, oltre al paese di Eggi, nella chiesa di San Michele Arcangelo; lo ritroviamo trionfante invece nell’abside della chiesa abbaziale di San Pietro in valle  Suppegna a Macenano di Ferentillo.

Di questi affreschi in abbazia abbiamo possibili attribuzioni, che attestano la sua  attività  dal 1435 al 1451, così anche alla chiesa di San Severo e in quella dei Santi Giovanni e Paolo a Spoleto; nella chiesa di San Valentino a Ceselli di Scheggino; probabilmente anche nella cappella rupestre della Madonna del Rosario a Terria di Ferentillo. Spostandoci più su, verso Norcia,  si trovava un trittico alla chiesa dell’ eremita a Piedipaterno di Vallo di Nera, ma purtroppo trafugato; altra opera presso la chiesa di San Francesco sempre a Vallo. Della sua scuola abbiamo opere a San Giovanni di Borgiano e a Santo Stefano di Matrignano.

 

Ma ritorniamo alla presenza del maestro in questa chiesa abbaziale. I dipinti, come detto, occupano tutta la parte absidale compreso il catino: Il Cristo Maestro attorniato da angeli; Madonna col Bambino tra angeli, Santi, eremiti, apostoli. Tutta l’opera e datata 1445. Il dipinto centrale ha due finestre strette a mo’ di feritoia con stroncatura interna. Il grande affresco e’ disposto su quattro registri di esecuzione. Nella calotta absidale, parte alta, come detto, il Cristo Maestro inserito in una mandorla di nubi con la mano destra  Benedice e l’ altra regge il libro aperto dove e’ scritto: EGO SVM/ VIA/ VERI/TAS/ ET VI/TA QUI SEQVUNTVR NON /AMBVLANT /IN TENEB/RIS. La figura del Cristo, e’ attorniata da sei angeli in atto di adorazione recanti incenzieri. Nel secondo registro e’ rappresentato: da  sinistra tre Apostoli; la Madonna col Bambino e angeli; seguono altri tre Apostoli; sotto e’ scritto SANCTVS MARTIALIS ABB. …SANCTVS ELAVTERIVS ABBAS…SANCTVS LAZZARVS ABBAS. Al centro primeggia, sul trono, San Benedetto con libro aperto poggiato sul ginocchio tra SANCTVS PLACIDVS  che porge la Mitria e, San Mauro che porge il pastorale. Seguono altri tre monaci di cui uno e’ identificato per la scritta sottostante: SANCTVS JOANNES ABBAS. L’ultimo registro e’ risolto con decorazione a forme geometriche con evidenti tracce di affresco precedente. L’ attribuzione al cosiddetto Maestro di Eggi e’ data da alcune analogie stilistiche con i dipinti eseguiti presso San Michele Arcangelo di Eggi. Fuori dall’ abside, ossia sul pilastro a destra, troviamo raffigurata una Santa Scolastica con la scritta: LASTICHA VIRGO BENEDICTI SOROR 142 (1420) dipinto fatto eseguire dall’ Abate Paolo Ancaiani come recita la scritta posta in alto ABBAS PAVLVS D. ANCAIANVS; segue un San Benedetto da Norcia con la scritta: S.BENEDICTVS DE NVRSIA; San Mauro Abate, un altro monaco e Santa Ottavia: SAN MAVRVS ABBAS, S.TA OCTAVIA VIRGO. Certamente tutti gli  affreschi presenti in questa chiesa sono un grande patrimonio storico artistico, che unito ai due pannelli che compongono l’altare centrale fanno un unicum dell’arte. Infatti i due pannelli marmorei che compongono la mensa vale la pena menzionare.

L’ altare è situato al centro dell’ antecoro. In origine non era come l’attuale. E’ costituito, per l’esattezza  da sei frammenti in marmo scolpito i quali formano due fronti carceri situati all’0 ingresso della chiesa. Nel primo, il paliotto anteriore e una lastra rettangolare divisa in quattro fasce da tre flabelli circolari con croci ansate  decorate. Gli spazi dell’altra superficie sono occupati da due figure umane stilizzate: a sinistra e identificato lo scultore (scalpello in mano) URSUS autore dell’opera a destra il duca longobardo ILDERICO (committente in preghiera). L’ iscrizione e posta sia sulla parte superiore che a sinistra della lastra: ILDERICVS DAGILEOPA IN HONORE /SCI PETRI ET AMORE SCI LEO /ET GREGORI PRO RIMEDIO AM/UR/ MA/ GES/TER/ FECIT. La superficie rimanente e decorata con motivi a rosette esalobate, tralci stilizzati. Questa e la prima opera di artista firmata…URSVS M. Ecco,  in questo stupendo proscenio di arte, qui da tutto il mondo avvengono unioni matrimoniali.

Carlo Favetti: Nato a Ferentillo, ho pubblicato saggi d'arte, volumi di storia e libri di poesie. Ho collaborato con il Corriere dell'Umbria dal 1998 al 2010 e poi con il Il Giornale dell'Umbria. Nel 1993 ho fondato l'associazione culturale Alberico I Cybo Malaspina.