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Sabato a Gubbio inaugurazione a Palazzo Ducale delle mostre “O rosa bella!” e “Bonsai, le mille e una forma”

GUBBIO – Sabato 3 luglio, alle ore 21, a Palazzo Ducale di Gubbio, in occasione della Notte europea dei musei, saranno inaugurate le mostre “’O rosa bella!”, dell’ebanista e restauratore Giuseppe Minelli, e “Bonsai, le mille e una forma”, dell’esperto di bonsai Luigino Berettoni. Si darà così il via anche alla seconda edizione di Diecimaestri, vera e propria mostra itinerante e a porte aperte di artisti e artigiani che ha in programma percorsi museali promossi in collaborazione con Palazzo Ducale di Gubbio, Teatro e Antiquarium Romano di Gubbio, Biblioteca Sperelliana e il neonato Muam, museo di Arti e Mestieri e con il patrocinio del Comune di Gubbio. Sarà possibile visitare le due esposizioni fino al 31 agosto. Agli Sbandieratori di Gubbio spetterà fare gli onori di casa nel cortile d’onore di Palazzo Ducale e, a seguire, ci sarà una performance coreografica del corpo di ballo di Danz’Art, con la direzione artistica di Cecilia Monacelli.

Accompagnati dai giovani allievi dell’Officina del Fare e del Sapere, ambasciatori junior della rassegna, i visitatori potranno incontrare gli autori delle opere. Saranno presenti Vincenzo Ambrogi, autore delle ricerche dello spartito medievale, Ettore Sannipoli, storico ed esperto di storia dell’arte eugubina e Paolo Mottana, docente di Filosofia dell’educazione all’Università Milano Bicocca. Le due mostre a Palazzo Ducale intendono caratterizzarsi come un’omaggio alla città e al lavoro dei suoi artigiani realizzato grazie alla collaborazione dell’Associazione culturale Archè e agli allievi del progetto Officina del Fare e del Sapere, che hanno partecipato alla progettazione e alla realizzazione delle strutture espositive insieme agli artigiani locali.

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LE MOSTRE

‘O rosa bella!”, dell’ebanista e restauratore Giuseppe Minelli, racconta attraverso immagini e suoni la straordinaria impresa di un artigiano e di un medico che insieme hanno fatto “rinascere” una tarsia del famoso Studiolo di Gubbio. La mostra documenta il lungo lavoro di Giuseppe Minelli, figlio d’arte di Marcello Minelli e coautore della riproduzione dello Studiolo di Federico di Montefeltro, e di Vincenzo Ambrogi, appassionato della storia di Gubbio e soprattutto della vicenda dello studiolo del Duca. Grazie alla loro felice collaborazione è stata portata avanti questa operazione ‘antistorica’: una tarsia perduta due secoli fa durante uno sfortunato restauro è stata fatta rivivere in base ad una ricostruzione ipotetica, ma realistica e documentata. Ad accogliere il visitatore, un’installazione in legno realizzata appositamente da Minelli espone una stampa in carta cotone eseguita da Arte Libro una luna, che riproduce un particolare dello spartito medievale di ‘O Rosa bella’, soggetto centrale della tarsia perduta. Questa canzone, molto amata da Federico da Montefeltro, è riprodotta nella versione musicale dell’inglese John Dunstable (1390–1453) che forse era anche la più popolare all’epoca. L’installazione introduce alle altre sale che si affacciano sui giardini pensili di Palazzo Ducale dove manufatti, tavole di lavoro e strumenti documentano la ricostruzione dell’opera perduta. La tarsia ricostruita, raffigurante lo spartito integrale della ballata medievale, sarà esposta nella suggestiva sala del mosaico. Oltre agli sketches e ai disegni preparatori, raccolti nella ricca documentazione multimediale, gli ambienti ospiteranno un’opera di sound art realizzata con i suoni prodotti dagli strumenti d’uso della falegnameria, in un’originale lettura in chiave contemporanea dello spartito medievale. La direzione musicale è a cura di Paolo Ceccarelli.

Bonsai, le mille e una forma” propone, invece, gli artefatti naturali di Luigino Berettoni, con oltre 30 scatti fotografici e una selezione di magnifici esemplari di bonsai in mostra. Un percorso che parte con un’esposizione a cielo aperto nel cortile d’onore di Palazzo Ducale per proseguire con la mostra fotografica nel corridoio seminterrato e concludersi nella corte medievale, con l’esposizione di altri esemplari della ricca collezione.

In questi particolari bonsai, le striature, le anse e le cavità delle pietre sono la tela su cui le radici e i rami dei ficus carica disegnano paesaggi, volti, animali e forme di ogni genere; quadri che mutano con il passare delle stagioni e invitano chi guarda a rintracciare le immagini fantastiche di una natura antropomorfa. Come in una favola rinascimentale, uomo e natura s’incontrano e si scoprono, uguali e diversi, con le stesse tensioni. La mostra a cielo aperto continua sulla terrazza di via Ducale, uno splendido angolo di Gubbio che si affaccia sulla Cattedrale e che sovrasta con una passerella la corte medievale di Palazzo Ducale. “Bonsai, le mille e una forma” è un progetto lungo 1000 giorni: la mostra fotografica itinerante si concluderà nel 2024.

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