PERUGIA – Il sindaco Andrea Romizi e il vice sindaco Gianluca Tuteri, con tutte le cautele del caso, fanno sperare in una possibile e graduale riapertura delle scuole elementari anche in considerazione del contraccolpo che stanno subendo bambini e ragazzi. Di cui la didattica a distanza è solo una parte, anche se indubbiamente consistente, del disagio complessivo. L’ipotesi della riapertura parte da un presupposto che a quanto si può intuire fa riferimento a un elemento specifico: ovvero una base concorde di azione in seno all’Anci Umbria. Si legge infatti nella nota dell’amministrazione comunale: “L’amministrazione comunale di Perugia interviene sull’ipotesi di apertura delle scuole, in accordo con quanto già espresso da Anci nella lettera inviata alla Regione dell’Umbria nella giornata del 16 marzo, e condivisa da tutti i Comuni. Un mese fa lo stesso vice sindaco di Perugia Gianluca Tuteri aveva proposto proprio in sede Anci una road map per la riapertura delle scuole elementari, nella consapevolezza e nel rispetto dei dati sanitari e dell’autorità sanitaria, ma anche dei piccoli cittadini, delle loro aspettative e di quelle delle loro famiglie. Il Comune di Perugia – si legge – ritiene che si possa fare un ulteriore, più approfondito, ragionamento al riguardo anche a partire proprio dalla road map già proposta, secondo cui la chiusura delle scuole dovrebbe costituire l’ultima risorsa e, comunque, una misura temporanea. Di contro, la scuola dovrebbe essere considerata prioritaria, con la previsione di un ritorno in classe dei bambini e dei ragazzi graduale e caratterizzato da uno specifico monitoraggio dei dati sanitari. Non dobbiamo dimenticare – hanno concluso Romizi e Tuteri – che i bambini sono il messaggio vivente che inviamo a un tempo che non vedremo e, per questo, abbiamo urgente bisogno di migliorare i nostri sforzi per soddisfare i loro bisogni e per garantire che questa generazione non sia svantaggiata in modo sproporzionato dal covid-19. Per questo chiediamo che le azioni che saranno decise in merito alla riapertura delle scuole elementari già a partire dalla prossima settimana, siano prese in scienza e coscienza, ma anche con il cuore“.