Roberto Cacciapaglia, con Diapason alla ricerca della purezza

PERUGIA – Si intitola Diapason, è l’ultimo album prodotto da Roberto Cacciapaglia, tra i più blasonati musicisti che si muove nei territori della sperimentazione con un solido punto fermo a cui non rinuncia, la melodia. Il maestro Cacciapaglia è reduce di un ottimo successo negli Stati Uniti ed ora è in tour su e giù per l’Italia per fare tappa, martedì 26 marzo, al teatro Morlacchi. Con un intero apparato computerizzato che passa dalle luci ai colori per cercare di “catturare il percorso del suono nello spazio”, Cacciapaglia fu uso della voce androgina di Jacopo Facchini per la sua purezza da controtenore, che coniuga il maschile tenore e il femminile soprano. Il suono è vibrazione e tanto la vibrazione è pura – intende Cacciapaglia – più il coinvolgimento emozionale è forte. Quel che conta è infatti ricondurre l’uomo in quel limbo sospeso tra spazio e tempo della musica capace di riconnetterci con noi stessi ed allontanarci dalla vita terrena.

Claudio Bianconi: Arte, cultura, ma soprattutto musica sono tra i miei argomenti preferiti. Ho frequentato il Dams (Scienze e Tecnologie delle Arti, dello Spettacolo e del Cinema). Tra i miei altri interessi figurano filosofia; psicologia archetipica; antropologia ed etnologia; fotografia-video; grafica, fumetti, architettura; viaggi.