GUBBIO – L’organizzazione del festival “La città delle donne” in programma dal 6 all’8 marzo, in seguito a un attento confronto tra le parti coinvolte, ha deciso di rinviare l’evento all’11, 12 e 13 giugno. Con grande rammarico per il lavoro fatto fino ad oggi, di fronte a un’emergenza di sanità pubblica, pensiamo sia il momento della responsabilità collettiva.
Nel rispetto delle nostre ospiti e degli enti che hanno creduto in questo progetto dando piena adesione e supporto, optiamo per una scelta non facile, ma probabilmente inevitabile, se si fa riferimento alle direttive già in atto in varie regioni e soprattutto se si fanno i conti con i timori della popolazione legati alla diffusione del virus.
Nella certezza che “La Città delle Donne” sia un contenitore socio-culturale fondamentale per il raggiungimento delle pari opportunità e un’occasione d’incontro senza precedenti con quelle personalità che si sono distinte nella lotta quotidiana agli stereotipi e alla violenza di genere, abbiamo scelto di portare avanti comunque la nostra proposta editoriale, una proposta che finora ha ricevuto molto consenso sia da parte dei media che da parte delle istituzioni.
Ci teniamo a ringraziare tutte le nostre relatrici e tutti i partner che hanno accolto con entusiasmo il nostro invito, e che stanno continuando a sostenerci anche in questo momento, dimostrando di credere fortemente nel progetto La Città delle donne.
La Città delle donne nasce dal bisogno di abbattere pregiudizi e stereotipi di genere molto radicati nella “più bella città medioevale”, così come in gran parte del nostro bel paese, con l’obiettivo di fare di Gubbio il laboratorio umbro per la parità di genere. Proprio qui, nel cuore verde d’Italia, questo luogo che da millenni è teatro di rituali antichissimi legati alla madre terra, intendiamo piantare piccoli semi di libertà, lavorando sulla formazione, l’informazione, il linguaggio e la cultura delle donne.
La Città delle Donne è un contenitore di incontri, spettacoli e workshop con le protagoniste della lotta quotidiana alle discriminazioni in tutte le sue declinazioni possibili: dallo sport allo spettacolo, dalla musica ai viaggi, dalla politica all’arte. Incontri con donne che hanno rotto schemi, rivoluzionato i loro mondi, donne indomabili, inclassificabili, donne che ridefiniscono i confini della libertà, ma soprattutto donne che, con la loro storia, sono fonte d’ispirazione per altre donne. E per altri uomini. Spostando il dibattito nella provincia, là dove le statistiche dicono che c’è più bisogno, siamo certe che si possa costruire un nuovo, multiforme, formidabile modello di civiltà. Con le porte aperte anche, e soprattutto, agli uomini. Perché l’idea è proprio quella di combattere gli stereotipi e non crearne dei nuovi. E di raccontare un nuovo modo di essere donne, senza dire alle donne come devono essere.
Il festival nasce da un’idea di Giorgia Gaggiotti, Valentina Pigmei e Vanessa Aznar ed è realizzato dall’Associazione “La Città delle donne Aps”.
L’associazione di promozione sociale “La Città delle donne” è nata e costruita come laboratorio in divenire per le questioni di genere e la realizzazione delle pari opportunità, assumendo un ruolo propositivo e propulsivo per la rimozione di ogni forma di discriminazione, sia diretta che indiretta, nei confronti delle donne, attraverso l’utilizzo di strumenti specifici. Gli strumenti che ci proponiamo di utilizzare sono principalmente culturali, fornendo spunti di riflessione e momenti di formazione per cambiare quella cultura che è alla base della violenza di genere, proponendo seminari sulla comunicazione mediale e sociale sulle donne, offrendo corsi di formazione professionale grazie a strette relazioni col mondo dell’imprenditoria femminile e attraverso momenti di condivisione con la politica di settore.