PERUGIA – Proseguono le iniziative per celebrare, come merita, Rina Gatti, “la scrittrice contadina”, come ormai è universalmente conosciuta e riconosciuta. Già, perché attraverso l’amorevole e preziosa opera del figlio Giovanni Paoletti, la filosofia di vita di Rina, le sue riflessioni, i semplici racconti pieni di saggezza popolare, si sono “distinti”, si sono fatti “discernere” e dunque sono stati riconosciuti nel loro valore intrinseco ma anche morale allo stesso tempo.
Il 5 febbraio scorso c’è stata una camminata lungo le sponde del fiume Tevere, nella zona di Pontenuovo, nei luoghi che la scrittrice ricorda e descrive nei suoi libri. Ora, in attesa della conferenza stampa del 16 marzo alla Sala della Vaccara di Perugia dove alle ore 11 verrà presentato l’intero programma delle celebrazioni, segnaliamo un contributo importante che arriva con l’opera di Paola Ducato, docente di storia e filosofia e scrittrice, che ha dedicato a Rina Gatti quella che lei stessa definisce “fiction contemporanea” che verrà proiettato il 25 marzo a Perugia, Sala Sant’Anna, alle ore 17.
“La vicenda – spiega Paola Ducato – è ambientata fra Torgiano e Perugia nel 2023. Insieme alla regista, ai collaboratori e agli attori abbiamo dato forma a una storia di fiction contemporanea, restando però aderenti ai testi di Rina Gatti. Qui, infatti, la protagonista dialoga con gli altri personaggi attraverso parole tratte direttamente da Stanze vuote e Stanze vuote addio. La figura di Rina, profondamente legata al territorio in cui è nata e di cui ha descritto i riti agricoli lungo le stagioni, conserva un grande valore testimoniale per noi e per le successive generazioni”.
“RINASCITA”
La stessa Paola Ducato ci introduce nella sceneggiatura del filmato: “Torgiano, 2023. Al centro della storia ci sono tre generazioni di donne: un’adolescente, sua madre e la nonna. Tutt’e tre, per cause differenti, attraversano una crisi legata alla propria stagione di vita. L’adolescente, distratta dai device elettronici, vive in maniera spasmodica le proprie relazioni esclusivamente online. La mamma è delusa dalla vita sia coniugale che professionale. La nonna, stanca e senza più volontà di vivere, ha la percezione dell’inutilità della propria esistenza ‘sprecata’. Un giorno nella vecchia abitazione degli zii di Torgiano accade qualcosa. La casa si trova poco distante dalla vecchia casa colonica in cui abitava Rina Gatti. Alle tre donne accadono strani fenomeni: Rina “aleggia” in quei luoghi, e rinascono le sue parole, tratte dai romanzi in cui ha descritto i luoghi e la campagna in cui era immersa la vita della sua famiglia mezzadrile. Improvvisamente qualcosa/qualcuno di nuovo e importante irrompe nelle vite delle tre donne e…”.
PAOLA DUCATO
L’ultimo lavoro della docente di storia e filosofia è coerente rispetto al percorso di ricerca intrapreso negli anni su questo versante. Tra i tanti studi, ha infatti pubblicato Immagini di Migrazioni, (2007) in collaborazione con il Museo dell’Emigrazione e l’ISUC. Con il patrocinio della Regione ha scritto La terra troppo stretta (2008) laboratorio didattico sul passaggio tra Umbria mezzadrile ed emigrazione dalle province di Perugia e di Terni.