Ricerca dell’istituto Hermann-Rietschel: teatri e musei i luoghi potenzialmente più sicuri, uffici e scuole i più pericolosi

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L’assunto di partenza è: non ci si contagia ovunque allo stesso modo e ci sono luoghi meno sicuri rispetto ad altri. Ciò in base  al fatto che è possibile determinare la dose di aerosol e potenziale entità di contagio sulla base del tipo di attività e dei locali all’interno dei quali si trovano le persone.

La fonte del rischio deriva infatti dalla quantità di particelle di aerosol emesse in un ambiente da potenziali contagiati e da queste 4 variabili: intensità della sorgente, ovvero l’individuo contagiato; ’attività respiratoria sua e delle persone nell’ambiente;  concentrazione di aerosol nell’ambiente; durata della sua permanenza all’interno del locale.

In base a questi elementi lo studio riportato oggi da “Finestre sull’arte“, i musei e i teatri sono i luoghi più al sicuro dal contagio da Covid-19, mentre scuole e uffici sono viceversa i più pericolosi. La  ricerca è dell’Hermann-Rietschel-Instituts della Technische Universität di Berlino in collaborazione con il Robert Koch-Institut (il nostro Istituto Superiore di Sanità) e con l’Ospedale Universitario della Charité della capitale tedesca. Lo studio porta la firma di Martin Kriegel, direttore dell’Hermann-Rietschel-Instituts ed esperto di ventilazione, e di Anne Hartmann, ingegnere, anche lei esperta di aerazione e ventilazione.

La classifica

Sulla base di questi dati, è stata elaborata una valutazione del rischio con un indice dove 1 è il rischio che una persona ne infetti non più di una persona. Secondo lo studio, andare al supermercato ha valore di rischio 1, mentre, per esempio, andare al museo o al teatro con il pubblico che indossa la mascherina e la capienza ridotta al 30% e due ore di permanenza, comporta un indice pari a 0,5 (il più basso).

Questo significa che, andando al museo o al teatro in queste condizioni, secondo Kriegel e Hartmann si rischia la metà rispetto al supermercato (con un’ora di permanenza). Viceversa, i luoghi più pericolosi in assoluto sono gli uffici occupati al 50% dove i lavoratori (permanenza di otto ore) non indossano le mascherine (indice 8, significa che è 8 volte più rischioso del supermercato) e le scuole superiori con classi al completo e studenti che non indossano la mascherina nell’arco di una permanenza di sei ore (indice 11,5).

Subito dopo musei e teatri troviamo il parrucchiere, con mascherina, indice di 0,6 con tempo di permanenza di due ore.

In quarta piazza il trasporto locale, con mascherina e presupponendo una permanenza media di mezz’ora: 0,8.

A seguire, in quinta posizione, il supermercato con mascherina (1, un’ora) a parimerito col cinema, senza mascherina, due ore di permanenza e occupazione al 30% (1).

A seguire: shopping con mascherina in 10 metri quadri a persona e due ore di permanenza, cinema senza mascherina al 40% di occupazione e due ore di permanenza e ristorante al 25% di occupazione e un’ora e mezza di permanenza (1,1); palazzetti dello sport al 50% senza mascherina in un’ora di permanenza e treni e autobus a lunga percorrenza su 3 ore di viaggio, 50% di occupazione e mascherina (1,5); uffici con più persone, occupazione al 20%, mascherina e otto ore di permanenza (1,6); piscina, due ore, ovviamente senza mascherina (2,3); ristorante al 50%, un’ora e mezza (2,3); scuole superiori al 50% con mascherina, sei ore (2,9); palestre al 50% senza mascherina, un’ora e mezza (3,4); scuola superiore al 50% senza mascherina, sei ore (5,8); ufficio al 50% senza mascherina, otto ore (8); scuola superiore al completo senza mascherina, sei ore (11,5).

Redazione Vivo Umbria: